Thiago traccia la rotta. "Soddisfatto del mercato Ma la rosa è da sfoltire Ci attende una vera sfida»

Per l’ultimo giorno di mercato, il tecnico manda un messaggio chiaro ai dirigenti. Poi un pensiero a Dominguez: "Un ragazzo fantastico, ha dato tutto per la maglia". Ed esalta Zirkzee: "Va al massimo da questa estate, spero possa continuare così".

di MASSIMO VITALI -
1 settembre 2023
"Soddisfatto del mercato  Ma la rosa è da sfoltire  Ci attende una vera sfida"

"Soddisfatto del mercato Ma la rosa è da sfoltire Ci attende una vera sfida"

di Massimo Vitali

Largo ai giovani. "Era arrivato il momento di cambiare", dice Motta promuovendo a pieni voti il mercato. Ma occhio al Cagliari: "Tempo per costruire qualcosa di nuovo non ne abbiamo tanto ma non sono preoccupato: meglio focalizzarsi sul presente". Per una volta però Thiago fa un’eccezione alla regola, passando in rassegna la rivoluzione verde targata Sartori-Di Vaio che gli ha portato in dote calciatori di qualità, mediamente assai più giovani rispetto a quelli della scorsa stagione, che due settimane fa non avrebbe potuto immaginare nemmeno nei suoi sogni più dorati.

"Fin qui sul mercato è stato fatto un ottimo lavoro – dice il tecnico –. Sono soddisfatto anche per la condivisione di idee che ho avuto con la società. In precedenza ero preoccupato, perché questa condivisione non c’era. Ma adesso manca ancora qualcosa e la rosa va ridotta: non voglio avere un gruppo amplissimo, voglio che ragazzi come Corazza e Urbanski abbiano la possibilità di ritagliarsi uno spazio come ha fatto lo scorso anno Pyyhtia". Messaggio chiaro ai propri dirigenti per il rush finale: sforbiciare.

Ma intanto chi è arrivato garantisce forza e qualità, nonché la freschezza di una carta d’identità più snella. "Anche in questo c’è stata condivisione di idee con la società – dice Motta –. Senza dimenticare quello di importante che hanno dato Soriano, Medel, Arnautovic e tutti gli altri (che chiama per nome, ndr) era arrivato il momento di fare questo ringiovanimento. Quando fai un cambio così ci sono pro e contro, ma noi siamo pronti ad affrontarlo". E pazienza se sull’altare della ‘Green Revolution’ di Casteldebole sono stati sacrificati sia Schouten che Dominguez: ogni rivoluzione ha un prezzo da pagare. "Voglio dedicare un pensiero a Nico – dice Motta, sfoggiando grande fairplay nei confronti di un ragazzo che fino all’ultimo ha cercato di convincere a restare –. Lui è un ragazzo fantastico e sono contento perché voleva andare a provare un’altra situazione. E’ stato il nostro capitano e si è sempre impegnato per questa maglia e per i suoi compagni: ha fatto la sua scelta e gli auguro tutto il meglio". Bella lezione di stile impartita ai tanti che in queste ore sparano sulla presunta irriconoscenza dell’argentino.

Il presente però è Zirkzee, Saelemaekers, Kristiansen e Calafiori. "Joshua adesso è al top perché in estate si è presentato dando il massimo fin dal primo giorno – dice Thiago –. Ma adesso deve continuare così. Saelemaekers può giocare in tanti ruoli e alzerà il livello della squadra. Kristiansen e Calafiori li ho visti già molto bene in allenamento e sono convocabili per il Cagliari". Già, il Cagliari allenato dal veterano Ranieri, a cui domani al dall’Ara toccherà provare a strappare la prima vittoria in campionato. "Ranieri è un modello da seguire – dice Motta, che fu allenato dall’attuale tecnico del Cagliari all’Inter –. E’ un uomo che accetta sempre sfide nuove. Quando ero all’Inter passai al Psg nelle ultime ore del mercato: lui sapeva cosa volevo, ma non rimase felice". La vera infelicità, però, è trovare sulla propria strada un Di Bello. "Non ho voluto parlarne a Torino e non lo faccio oggi – conclude Motta –. Tutto quello che c’era da dire lo ha detto Fenucci".

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