Thiago vede quota 70. Il Bologna formato export ha un passo da Champions

E’ una cifra che nelle ultime stagioni ha sempre garantito il quarto posto. Calafiori e compagni dovrebbero ‘solo’ confermare l’attuale media punti

di MASSIMO VITALI -
17 marzo 2024
Il Bologna formato export ha un passo da Champions

Il Bologna formato export ha un passo da Champions

Bologna, 17 marzo 2024 – Fino a un mese fa aveva solo un piccolo difetto di fabbrica il Bologna delle Meraviglie ‘made in Thiago’: la forbice larga tra lo straripante rendimento al Dall’Ara e il fatturato, sensibilmente più modesto, da trasferta.

Inanellando tre vittorie esterne di fila con Lazio, Atalanta ed Empoli con un colpo di bacchetta magica Motta ha cancellato anche quel vizio di forma. Riflessione a posteriori: peccato non essere stati corsari anche nel quarto di Coppa Italia con la Fiorentina al Franchi.

Questo Bologna ‘no limits’ che la Champions ha smesso di sognarla e oggi la tocca con mano, in quella stregata notte di gennaio avrebbe meritato miglior sorte e in Coppa Italia aveva le carte in regola per arrivare fino in fondo. La forza di Thiago e dei suoi ragazzi, però, è quella di non voltarsi mai indietro: vivere di rimpianti non aiuta, vivere di questo presente magico sì.

Anche trovare duecento tifosi che all’una e mezza di notte (com’è successo ieri al rientro del pullman rossoblù a Casteldebole) ti festeggiano con cori, sciarpe e fumogeni è un eccellente tonico per affrontare nel migliore dei modi le due settimane della sosta.

Forse Motta avrebbe preferito non fermarsi e continuare a correre. Ma tant’è: con una media di 1,86 punti a partita a fine maggio il suo Bologna chiuderebbe il campionato sfiorando i 71 punti, che da un paio di stagioni significano quarto posto e Champions League garantita.

Oggi scendono in campo le inseguitrici Roma, Napoli, Atalanta e Fiorentina (queste ultime due si affrontano nello scontro diretto): tocca a loro dimostrare di avere nel serbatoio la stessa benzina della lepre rossoblù. La buona notizia, in attesa dei verdetti che si consumeranno da qui alla fine, è che anche il quinto posto, in virtù del ranking Uefa, continua ad avere ottime probabilità di garantire la qualificazione alla Champions.

In settimana l’uscita di tutte le italiane dall’attuale Champions League è stata ampiamente compensata dal pieno di qualificazioni al turno successivo, tra Europa League e Conference League. Milan, Roma, Atalanta e Fiorentina. Oggi l’Italia resta saldamente in testa al ranking e il secondo posto che vale un accesso in più alla Champions se lo giocano Germania e Inghilterra.

Motta troverebbe tutti questi calcoli prematuri e inopportuni. L’unico calcolo che gli aggrada è quello dei gol segnati dalla sua squadra nei minuti oltre il novantesimo: con quello di Fabbian ad Empoli sono 6, primato che i rossoblù condividono con l’Atalanta e che certifica le qualità di un gruppo che cuoce gli avversari a fuoco lento e non perde mai la fiducia di poter trovare, anche in dirittura d’arrivo, il bandolo della matassa.

Dopodiché non sarebbe calcio senza il sale del dibattito interno, oggi alimentato dai social. Giusto puntare sempre su Urbanski titolare? Si possono lasciare in panchina così a lungo Orsolini e Fabbian? Possibile che il Calafiori sontuoso di Empoli fosse reduce da cinque partite di cui solo una giocata dall’inizio? Tu lasciaci dibattere, Thiago. Ma portaci al Bernabeu.

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