Thiago, voto altissimo. "Una serata meravigliosa, questo pubblico è da dieci. Ma manca ancora tanto»

Il tecnico esalta anche Ravaglia e Skorupski: "Lavorano molto bene. Ho la fortuna di allenare due ragazzi speciali, meritano entrambi. Come festeggio San Valentino? Cenando a casa con mia moglie".

di MASSIMO VITALI -
15 febbraio 2024
"Una serata meravigliosa, questo pubblico è da dieci. Ma manca ancora tanto"

"Una serata meravigliosa, questo pubblico è da dieci. Ma manca ancora tanto"

Ci sono notti in cui a Thiago si illumina il sorriso. Notti (fin qui tante) in cui il suo Bologna è una meravigliosa macchina che fabbrica calcio stritolando l’avversario. Accendendo di passione il Dall’Ara, regolando conti che si trascinavano da mesi e dando la sensazione che questa sia davvero l’annata giusta per conquistare qualcosa di speciale.

"L’abbiamo vinta da Bologna, cercando sempre di essere noi stessi e giocando il nostro calcio dall’inizio alla fine", dice nel dopogara Motta, che arriva dritto al punto.

"Oggi abbiamo avuto la ricompensa per quello che avremmo meritato anche nelle due precedenti partite". Laddove il pensiero corre alle sconfitte immeritate con la Fiorentina all’andata in campionato e nei quarti di Coppa Italia. Ma non è notte da rimpianti: semmai è notte di estasi pura.

Poi, certo, Motta non può mai rinunciare ad essere se stesso. Quando gli chiedono di Orsolini dice: "Ha fatto bene come tutto il gruppo, ma ho visto un dato in cui può migliorare. Con lui ne parliamo da due-tre settimane...".

Thiago è un martello: ma un martello felice. "Oggi la nostra gente e i nostri ragazzi in campo sono stati fantastici – dice –. Vivere questi momenti è qualcosa di meraviglioso. Sono veramente felice, sia per il risultato che per l’atmosfera: i nostri tifosi sono stati da dieci".

Motta che assegna perfino le pagelle: è proprio una notte speciale. Speciale come l’alternanza tra i pali, che ieri a sorpresa ha premiato di nuovo Ravaglia.

"Abbiamo la fortuna di avere due portieri straordinari – aggiunge –. Entrambi lavorano benissimo ed entrambi meritano di giocare, ma in campo ne può andare solo uno e quando tocca a lui l’altro aiuta, come ha fatto oggi Lukasz con Federico nel riscaldamento".

Ravaglia che gioca, Skorupski che guarda, Ferguson e Aebischer che mangiano chilometri e avversari.

"Lewis e Michel sono ragazzi intelligenti – spiega – che in campo sanno sempre quali posizioni occupare".

Succede perché il suo Bologna funziona come un orologio svizzero: sta a vedere che a maggio batterà l’ora della Champions... "Manca ancora tantissimo – frena gli entusiasmi –. Davanti a noi abbiamo tantissime settimane di lavoro, ma adesso penso solo ai tre giorni che ci separano dalla Lazio". Ci pensa così tanto che un po’ gli costa fare un mezzo sgarbo alla famiglia, anche ieri presente e festante in tribuna.

"Come festeggerò San Valentino con mia moglie – risponde –? Cenando a casa e guardando la Lazio".

A loro modo festeggiano anche Lykogiannis e Odgaard: "A Lyko dalla panchina dicevo: calma, calma, calma. Poi ha fatto quel cross e gli ho detto bravo. Jens segna sempre? Bravo a crederci, pur non giocando dall’inizio. Aspettare il proprio turno, tornare in difesa, fare una corsa in più in questo gruppo non è un sacrificio: è il piacere di lavorare per i compagni". E questo dice molto di cosa sia oggi il Bologna.

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