Una formazione, mille dubbi. Bologna, sono tutti sulle spine:. Ravaglia insidia Skorupski. E il centravanti ora è un rebus

Sulla carta il turnover dovrebbe suggerire l’impiego di Dallinga, ma l’olandese fa ancora molta fatica. Da risolvere il nodo a destra: insistere su Posch o puntare sull’esperienza di ’capitan’ De Silvestri?. .

di MASSIMO VITALI -
22 settembre 2024
Bologna, sono tutti sulle spine:. Ravaglia insidia Skorupski. E il centravanti ora è un rebus

La formazione iniziale che Vincenzo Italiano ha utilizzato mercoledì, nello storico debutto del Bologna in Champions League, sessant’anni dopo la Coppa Campioni (Schicchi)

Carte mischiate nella rifinitura, zero certezze ai suoi giocatori. Italiano tiene tutti sulle spine, ma soprattutto tiene nascoste fino all’ultimo le sue carte alla vigilia di novanta minuti che, per la piega che ha preso la stagione, sono già di vitale importanza. E’ lunga la lista dei dubbi di formazione per Monza: a cominciare, udite udite, dalla scelta del portiere.

Skorupski è il para-rigori che ha tenuto in vita la squadra con lo Shakhtar, bissando la prodezza che aveva già confezionato in campionato con l’Udinese. Non c’è ragione tecnica al mondo che oggi possa spingere l’allenatore a regalare un pomeriggio in panchina a un portiere in fiducia: se non l’idea di lanciare un segnale a Ravaglia, anche in questo caso all’insegna della fiducia.

Della serie: la stagione è lunga e poiché ci sarà bisogno di tutti è giusto anche testare le condizioni dei due attori tra i pali. Questo è il ragionamento che potrebbe indurre Italiano a dare una chance al classe 2000 cresciuto nel vivaio di Casteldebole: con Skorupski un ballottaggio apertissimo.

In difesa la rinuncia a Holm offre due possibilità a Italiano: spremere Posch, già apparso sulle gambe con lo Shakhtar e fin qui sempre titolare, o dare una chance a De Silvestri.

L’Atalanta però ‘dista’ sei giorni e in teoria, anche spremendo quelli che giocano più spesso, il tempo per recuperare c’è. Ecco perché il tecnico potrebbe dare una nuova chance alla coppia Beukema-Lucumi, nonostante sia Erlic che Casale non siano assolutamente fuori dai giochi.

A sinistra probabile, ma non scontato, il ritorno di Miranda dal primo minuto: anche in questo caso certezze zero. In mezzo al campo un altro degli ‘spremuti’ rossoblù è Freuler, che ha sul groppone anche gli impegni con la nazionale: ma rinunciare a Freuler si può?

Difficile per Motta, quasi impossibile per Italiano. Con Freuler potrebbe tornare dal primo minuto Aebischer e Fabbian si aggiudicherebbe la terza maglia.

Ma occhio, oltre che a Moro, all’outsider Urbanski, un altro che spinge per avere la prima maglia da titolare.

E qui veniamo al rebus dei rebus: l’attacco. Ieri a Ndoye è stata risparmiata la partitella, segno che aveva bisogno di recuperare dalle fatiche di Coppa. Oggi però l’ex Basilea dovrebbe partire dall’inizio, così come Iling-Junior (rischia grosso Orsolini) sull’altra fascia.

E il centravanti? La logica del turnover suggerirebbe Dallinga, se non fosse che l’olandese anche con lo Shakhtar ha dimostrato di essere ancora un corpo estraneo. Ergo: più Castro di Dallinga. Ma anche qui tutto può succedere.

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