Bologna Fc, Thiago Motta batte tutti i record. Così la Champions è concreta
Sei vittorie consecutive: l’ultima volta con Carniglia nel lontano 1967. Bomber under 23 più prolifico di Zirkzee: solo Nielsen, l’eroe dello scudetto.
Bologna, 5 marzo 2024 – Il Bologna di Donadoni, che pure era sempre salvo a Natale, davanti alle grandi faceva sistematicamente l’inchino. Mihajlovic una prima inversione di tendenza la ottenne, ma al netto di qualche isolata impresa non riuscì mai a spezzare quel tabù. Poi è arrivato Motta, che non solo le big le batte, ma impartisce loro lezioni di calcio, com’è accaduto domenica con l’Atalanta: l’Inter capolista che sabato sarà di scena al Dall’Ara è avvertita.
A rimirare con emozione mista a incredulità il quarto posto con vista Champions sotto i portici c’è una città del calcio che oggi ha il sospetto, più che fondato, che una big lo sia diventata anche il Bologna. I 51 punti di Pioli nella stagione 2011-12 sono stati per un decennio le virtuose colonne d’Ercole che il Bologna di Saputo non riusciva mai a varcare. Ma anche qui è arrivato ‘Mago Thiago’ (e ‘Mago Sartori’) e quel limite è stato superato: di rincorsa un anno fa e con fragoroso slancio quest’anni.
Le sei vittorie di fila conquistate con Sassuolo, Lecce, Fiorentina, Lazio, Verona e Atalanta eguagliano il primato che il Bologna di Carniglia centrò tra l’aprile e il maggio del 1967. Tre anni prima il Bologna scudettato di Bernardini di vittorie consecutive ne aveva inanellate addirittura dieci: ma parliamo, per l’appunto, dello squadrone che si appuntò il settimo scudetto al petto.
Da quel trionfo a giugno saranno trascorsi sessant’anni esatti. E chissà che a Casteldebole non si possa celebrare la ricorrenza con in tasca il biglietto per la più nobile delle competizioni: quella Champions League a cui il Bologna ha partecipato per l’ultima e unica volta nel 1964-65, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni e la beffa rossoblù fu firmata da una monetina in coda allo spareggio con l’Anderlecht.
Pensare che quello spareggio funesto andò in scena al Camp Nou di Barcellona, proprio dove Thiago ha mosso i suoi primi passi da calciatore, fornisce quasi il senso di una storia che si chiude. Motta, che vive immerso in un eterno presente, ha tutto il diritto di ignorare che 14 vittorie nelle prime 27 giornate di campionato in serie A il Bologna non le otteneva dal 1965-66.
E che solo ‘Dondolo’ Nielsen, insieme con Pascutti uomo-gol dell’ultimo scudetto, tra gli stranieri (oriundi esclusi) con meno di 23 anni ha preceduto Joshua Zirkzee nel tagliare il traguardo della doppia cifra di reti in campionato.
Tutte cifre virtuose che spiegano bene perché Roma, Atalanta, Napoli e Lazio (nell’ordine) oggi inseguano la macchina perfetta di Thiago. Se sarà così anche tra undici partite è presto per dirlo. Le date cerchiate di rosso sono gli scontri diretti con Roma (21 aprile) e Napoli (12 maggio), entrambi da giocare lontano dal Dall’Ara.
Nell’attesa perfino il sito della Uefa ieri, nel simulare la composizione della prossima Champions League, fotografando le classifiche di serie A e Bundesliga, i due campionati che oggi manderebbero cinque squadre nella competizione, accendeva i riflettori sul Bologna. Facendo brillare gli occhi ai tifosi rossoblù sui social.
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