Zirkzee e Soulè. Sfida tra predestinati per andare lontano
Il Bologna cerca la fuga decisiva, il Frosinone la salvezza. Si ferma Odgaard: out per due settimane per uno stiramento.
Due tipi così, con la capacità più unica che rara di saper infondere nella giocata un tocco di poesia, avrebbero ispirato anche Osvaldo Soriano, lo scrittore argentino che ha dato al calcio dignità letteraria.
Da un lato Joshua Zirkzee, centravanti atipico che più atipico non si potrebbe immaginare (anche se ciò non impedisce a tanti, fuori da Casteldebole, di immaginarlo, anzi di sognarlo, con un’altra maglia). Dall’altro Matìas Soulé, esterno d’attacco con la vocazione ad entrare ‘dentro il campo’ per sfruttare un piede sinistro baciato dal senso del dribbling e da quello del gol.
In comune i due che oggi si sfidano sul prato dello Stirpe hanno proprio il numero delle reti segnate in campionato: 10 a testa, cifra tonda. E un peso specifico decisivo nelle economie di Bologna e Frosinone. E pazienza se il classe 2001 olandese, che oggi ritrova una maglia da titolare al posto di quell’Odgaard fermato in extremis da uno stiramento al retto femorale destro (previste due settimane di stop), ha segnato il suo ultimo gol il 3 marzo a Bergamo con l’Atalanta.
Prima non avrebbe potuto, perché un guaio muscolare lo ha messo ko durante la sosta. Il digiuno di Soulé in compenso è ancora più datato: risale al 3 febbraio, quando il 2003 argentino lasciò il segno nel 2-3 casalingo col Milan. Altri tratti in comune: piacciono alla gente che piace.
Soulé inevitabilmente piace alla Juventus, non foss’altro perché il suo cartellino appartiene proprio al club bianconero, che in estate lo ha dirottato in prestito al Frosinone, vedendone esplodere il talento. Quanto a Zirkzee, il cui futuro è appeso all’accordo top secret col Bayern ("noi e il Bayern Monaco per Joshua è come se fossimo soci", disse qualche settimana fa Sartori), non c’è giorno che non venga accostato a una nuova pretendente, con la stessa Juve che adesso si è aggiunta al Milan.
Detto che il futuro di Soulé lo deciderà solo la Juventus mentre quello di Zirkzee sarà una partita che giocheranno Bologna e Bayern, per ora se li godono Di Francesco e Motta, che per nulla al mondo rinuncerebbero ai loro calciatori più funzionali. Ove mai Thiago (ma ne dubitiamo) necessitasse di un consiglio sulle caratteristiche dell’argentino, di cui ha tessuto le lodi due giorni fa in conferenza stampa, potrebbe chiedere a Castro, compagno d’avventura di Soulé nell’Under 23 argentina.
I due hanno fatto un pezzo di percorso insieme anche nelle giovanili del Velez. E chissà che, senza Odgaard, Santiago oggi non possa sfidare a partita in corso il suo amico Matìas.
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