Zirkzee, un gol al Toro vale tanto. Zittire i rumors e superare la Juve

Ieri l’interista Zanetti su Joshua: "Ci faremo un pensierino". Ma l’olandese pensa solo alla Champions

di MARCELLO GIORDANO -
3 maggio 2024
Zirkzee, un gol al Toro vale tanto. Zittire i rumors e superare la Juve

Zirkzee, un gol al Toro vale tanto. Zittire i rumors e superare la Juve

Sale il rumore dei nemici: la pressione psicologica è il primo avversario da battere, per cercare l’ennesima impresa a Torino. Dimenticarsi quello che è stato fin qui e alzare l’asticella: l’obiettivo è la Champions. E per raggiungerla, oltre agli avversari, c’è da sconfiggere una serie di insidie psicologiche riconducibili per lo più ad un unico argomento: il futuro. Quello di Thiago Motta, dei rossoblù più ambiti. Che il Bologna, lassù dia fastidio lo raccontano le voci di mercato. L’ad rossoblù Fenucci è uscito allo scoperto di recente per difendere il club, il lavoro che viene portato avanti e la scalata alla classifica: "Che giocatori e allenatore del Bologna siano accostati ad altre squadre come se fossimo un supermercato dà fastidio".

Allo scoperto sono usciti pure i ‘nemici’. A Pressing, trasmissione Mediaset, dopo lo scudetto ha parlato il dirigente dell’Inter Ausilio: "Zirkzee è un’operazione difficile ma noi siamo sempre interessati ai giovani forti e Zirkzee è uno di questi, come pure Fabbian", aveva detto nelle ore immediatamente successive alla conquista dello scudetto. Ieri è uscito allo scoperto anche il presidente onorario Javier Zanetti: "Joshua Zirkzee è un grandissimo campione, giovane, talento e intelligente. Fisicamente molto forte, sta facendo benissimo. Un giocatore così servirebbe a chiunque. Se si presentasse l’opportunità, potremmo farci un pensierino. Se pensi a Zirkzee, Lautaro e Thuram sono giovani, forti, ti darebbero tranquillità".

Per ora Zirkzee dà tranquillità al Bologna. Soprattutto in trasferta, dove ha segnato 9 delle sue 11 reti in campionato. Col Torino si gioca lontano dal Dall’Ara e allora sperare che il cigno spieghi le ali per trascinare i rossoblù verso un passo fondamentale per la Champions è legittimo. Anche perché da lui è partito il messaggio di un Bologna che non si accontenta, ora che il ritorno in Europa è cosa certa: "Il lavoro è finito? Non è finito, e quindi di cosa dovrei essere contento?", il messaggio postato all’indomani del pareggio con l’Udinese che ha consegnato l’aritmetica certezza della conference, attraverso il celebre video di Kobe Bryant a un passo dal titolo Nba.

La storia è lì, a un passo. I nemici tutti attorno. Dalla Juventus, che alimenta le voci su Thiago Motta e Calafiori, con rumors insistenti di contropartite tra l’esterno offensivo Iling Juniors e il centrocampista Barrenechea per abbassare la richiesta da 30 milioni del Bologna. Quel Bologna che sogna di vincere a Torino per salire momentaneamente al terzo posto e ribaltare la pressione sugli avverari. Già, perché vincendo all’Olimpico di Torino il Bologna costringerebbe la Juventus alla risposta con la Roma domenica sera: e qualora i bianconeri tornassero al successo, il Bologna allungherebbe in chiave Champions. Sartori festeggerebbe così nel migliore dei modi il premio alla carriera che gli sarà consegnato lunedì 6 maggio nell’ambito del Gran Galà del Calcio. Perché la sua carriera non è finita, così come la corsa del Bologna, chiamato a tapparsi le orecchie e confermare fame, ambizione e voglia di arrivare una volta di più. Torino, patria granata e bianconera vale la Champions.

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