Brescia, il mercato deve attendere. Ma il rischio è di arrivare fuori tempo massimo

Brescia – Il mercato del Brescia rimane sostanzialmente fermo e la linea indicata dal presidente Cellino sembra essere quella di attendere l’ufficializzazione della riammissione in B prima di dare il via a quella che dovrebbe essere una precisa campagna di rafforzamento visto che il gruppo che si sta allenando a Torbole con mister Gastaldello è sostanzialmente quello (senza dimenticare le assenze di Labojko, Karacic e Scavone e il ritorno a Lecce di Bjorkengren, Rodriguez e Listkowski) che lo scorso anno è retrocesso al termine dei play out.

Rondinelle in attesa, dunque, ma il perdurare (se non l’aggravarsi) del caos che imprigiona il torneo cadetto alimenta non poche preoccupazioni nei tifosi biancazzurri, che non riescono a vedere le mosse e i progetti desiderati da parte del sodalizio. In estrema sintesi il Brescia, che domani alle 18 ospiterà l’Uso San Michele (squadra di Travagliato che milita in Prima Categoria) per la prima partitella stagionale, necessita di inserimenti in ogni reparto, con un occhio di riguardo per l’attacco che, almeno per il momento, può contare solo su Ayé, Bianchi e Niemejier (tutti, tra l’altro, alle prese con situazioni particolari).

Le prime impressioni sono quelle che pongono al centro del progetto biancazzurro innanzitutto Bisoli e Cistana (anche se quest’ultimo sta ricevendo offerte dalla serie A), ma non mancano i “nodi” da definire il più rapidamente possibile, con giocatori come Ndoj e Van De Looi, ma anche Andrenacci, Garofalo e Pace (senza dimenticare Viviani), che devono essere coinvolti pienamente nella nuova stagione biancazzurra oppure indirizzati verso altri lidi (come dovrebbe capitare ad Adorni). Il problema è che il “disegno” del Brescia per la nuova stagione dev’essere definito rapidamente e attendere le decisioni ufficiali potrebbe far correre il rischio di arrivare a completare il “mosaico” delle Rondinelle fuori tempo massimo.