Dopo i 4 gol dall’Atalanta, la Signora crolla 3-0 in casa dei Viola e viene scavalcata in zona Champions. Juventus travolta anche a Firenze. Giuntoli: "Avanti con Motta? Certo»

FIORENTINA 3 JUVENTUS 0 FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Pongracic 6,5, Marí 6,5, Ranieri 7 (33’ st Comuzzo); Dodò 6,5, Fagioli 7,5 (39’ st...

di Redazione Sport
17 marzo 2025
Palladino e Thiago nel pre-partita

Palladino e Thiago nel pre-partita

FIORENTINA 3 JUVENTUS 0

FIORENTINA (3-5-2): De Gea 6; Pongracic 6,5, Marí 6,5, Ranieri 7 (33’ st Comuzzo); Dodò 6,5, Fagioli 7,5 (39’ st Folorunsho sv), Mandragora 7, Cataldi 6,5 (44’ st Adli sv), Gosens 7; Kean 6,5 (44’ st Zaniolo sv), Gudmundsson 7 (33’ st Beltran sv). All. Palladino 7.

JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio 5,5; Weah 4,5 (29’ st Conceição sv), Kalulu 5, Veiga 4,5 (15’ st Alberto Costa 5,5), Kelly 4,5 (29’ st Gatti sv); Thuram 5, Locatelli 5; Koopmeiners 4,5, McKennie 4,5, Nico Gonzalez 4 (15’ st Cambiaso sv, 41’ st Mbangula sv); Kolo Muani 4. All. Motta 3.

Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5

Reti: 15’ pt Gosens, 18’ pt Mandragora, 9’ st Gudmundsson

Note: ammoniti Marì, Locatelli, Weah, Ranieri, Thuram. Angoli 1-6. Recuperi: pt 1’, st 2’.

Come Thiago Motta possa salvare la panchina dopo questa ennesima umiliazione subita dalla Juventus, viene difficile da capire, al termine di una serata che la Fiorentina ricorderà a lungo: Locatelli & co. colpiti e abbattuti nell’arco di tre minuti, gara in ghiaccio dopo nemmeno venti, sterilizzazione del gioco avversario, terzo ceffone a inizio ripresa per il 3-0 di una partita nella quale non c’è stata partita, perché i bianconeri sono spariti già dopo la rete di Gosens, al primo tiro dei viola. Reazione? Nessuna, anzi: raddoppio di Mandragora lanciato da Fagioli e quest’ultimo aspetto – a proposito: suo l’assist anche per il tris di Gudmundsson – rappresenta una formidabile nemesi proprio per Motta, che lo aveva giubilato con incredibile leggerezza nel mercato invernale. Ecco, il punto è qui: il tecnico bianconero ieri non si è dimesso ("Sarebbe troppo facile farlo"), Giuntoli lo ha confermato con una risposta secca ma di circostanza ("Avanti con Motta? Certo"), eppure di qui al ritorno in campo – col Genoa dopo la sosta – non si può escludere che qualcosa cambi, perché la Juve ieri ha perso anche il quarto posto. Supporre una rinascita da questa alchimia squadra-tecnico va oltre ogni immaginazione. Non ha più nulla da salvare la Juve, deve al contrario conquistare ciò che le sta sfuggendo e non può più perdere tempo. L’ex ct Mancini aspetta, non è il solo. Tanto per capirci: detto di una reazione mai avvenuta, nonostante un primo tempo indecente, per cambiare qualcosa Motta (le cui scelte iniziali, Gatti fuori in primis, già lasciavano perplessi) ha atteso il terzo gol; una neghittosità chissà se figlia dell’ignavia o dell’incapacità di trovare una soluzione, e per la FiorentinaPalladino ha avuto ragione nello schierare la stessa formazione col Panathinaikos – tutto troppo semplice. Intanto il sorpasso del Bologna, che vola anche senza Thiago, anzi di più.

Lorenzo Longhi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su