Carlos Tevez choc: “Alcuni miei giocatori non sanno fare addizioni e sottrazioni, li farò studiare due ore al giorno”

L’ex attaccante e ora tecnico dell’Independiente ha molto a cuore il tema dell’istruzione: “Lo studio è l’unico modo per combattere la povertà”

di PAOLO GRILLI -
10 ottobre 2023
Carlos Tevez, 39 anni

Carlos Tevez, 39 anni

Buenos Aires, 10 ottobre – Carlos Tevez è cresciuto, umanamente e calcisticamente, nel quartiere Forte Apache di Buenos Aires: un posto dove sopravvivere non è per nulla scontato, e in cui lo sport è una delle pochissime strade per farcela. L’ex attaccante di United, City, Juve e Boca, oro olimpico nel 2004 con l’Argentina e vincitore della Champions 2007-2008 con i Red Devils, è uomo forte e dagli intendimenti molto chiari. Negli anni della pandemia, quando ancora giocava, per esempio disse che i calciatori potevano benissimo rinunciare al loro stipendio da privilegiati. Ora, da tecnico dell’Independiente, combatte un’altra crociata. Quella per la scolarizzazione dei suoi atleti. “Mi sono reso conto che alcuni di loro non sanno fare addizioni e sottrazioni sotto stress dopo gli esercizi – ha detto ‘Carlitos’ in un’intervista a El Nueve – alcuni nemmeno sanno leggere. Questa è la vera povertà. E lo studio è l’unica via per combatterla”. Tevez non vuole stare con le mani in mano su questo fronte. “Ora con la società avviamo un progetto che aiuti i nostri giocatori – precisa – chi ne ha bisogno, potrà studiare due ore dopo la giornata di allenamenti”.  La battaglia extra campo di Tevez ha un fine solo all’apparenza idealistico. “Lo studio serve per vivere in maniera dignitosa e sapersi destreggiare – dice – e serve quindi ai giocatori per proteggere le proprie famiglie”.

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