Champions League, Fonseca: "Le reti di Konaté e Van Dijk hanno cambiato il match"

Il tecnico rossonero ha commentato il 3-1 incassato contro il Liverpool

di Redazione Sport
18 settembre 2024
Fonseca (ANSA)

Fonseca (ANSA)

Milano, 17 settembre 2024 – Notte fonda a San Siro dove il Milan esce i tra i fischi e le contestazioni del pubblico rossonero dopo aver incassato un pesante 3-1 all’esordio di Champions League contro il Liverpool. E dire che la serata era iniziata con auspici ben diversi dopo il gol segnato al 3’ da Pulisic. Con il passare dei minuti, però, il Liverpool è uscito dal guscio trascinato da un sontuoso Momo Salah (due traverse colpite dall’egiziano) e ha ribaltato il match con le reti siglate di testa e nate da calci piazzati da Konaté e Van Dijk. Nella ripresa è quindi arrivato, sugli sviluppi una ripartenza magistralmente condotta da Gakpo, il 3-1 di Szoboszlai che ha definitivamente fatto calare il sipario sulla gara e spento definitivamente le speranze di un Milan rimasto senza Maignan (sostituito dal giovane Torriani dopo aver provato a lungo a stringere i denti) e apparso incapace di reagire.

  “Abbiamo giocato contro il Liverpool che è una grandissima squadra – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport un Paulo Fonseca apparso chiaramente deluso  –, iniziando bene tanto difensivamente quanto offensivamente, ma poi loro hanno avuto opportunità in ripartenza e segnato i due gol che hanno cambiato il corso della partita e il nostro equilibrio mentale. In queste partite non si possono sbagliare i dettagli, l’ho fatto presente ai giocatori. Devo, però, essere onesto e ammettere che in questo momento il Liverpool è più squadra di noi e lo ha dimostrato. Dobbiamo lavorare per avere maggiore continuità nel produrre il nostro gioco: non venti minuti di qualità ma sessanta, settanta o ottanta almeno. Dopo che abbiamo preso il secondo gol, non abbiamo giocato e diventa difficile”. Sui gol subiti da calcio piazzato: “Ci siamo preparati per marcare i loro centrali a uomo e sul primo gol c’è stato questo tipo di marcatura su Van Dijk e l’altro centrale”. Tra i giocatori più in ombra, servito anche poco dai compagni, c’è senza dubbio Rafa Leao: “Nel poco tempo che abbiamo avuto per preparare la gara, ci siamo concentrati sul fatto di forzare Leao con il loro terzino destro. In partita lo abbiamo fatto un paio di volte. Volevamo sfruttare il corridoio destro per poi servire Rafa in uno contro uno con un passaggio lungo”. Su un possibile passaggio al 4-3-3 per sfruttare Loftus-Cheek e Reijnders da mezzali: “Rispetto ogni opinione e credo che noi possiamo giocare con diverse strutture tattiche. Siamo troppo permeabili difensivamente in uno contro uno. Difensivamente potremmo avere diverse strutture, ma se non saremo forti individualmente e collettivamente, avremo sempre dei problemi. In mediana sto cercando di individuare le migliori caratteristiche dei nostri centrocampisti. Loftus-Cheek può essere un 8 o un 10 e credo che Reijnders non sia un giocatore che possa giocare di fianco a Fofana. Non stiamo giocando 4-3-3. Credo che nel primo tempo abbiamo trovato alcune situazioni con Pulisic e Loftus-Cheek ma poi abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio. Questa struttura con Reijnders, Loftus e Pulisic che giocano vicini mi piace. Abbiamo creato le situazioni più pericolose in questo modo”. 

 

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