Guardiola e Ancelotti di nuovo contro: per l’eliminata scatterà il processo. City e Real, regine spalle al muro: sfida da brividi
"Il sorteggio è il sorteggio, e quello dobbiamo accettarlo, ma se siamo dove siamo, è perché non abbiamo fatto quello...

Carlo Ancelotti, 65 anni, ha vinto cinque Champions League da tecnico
"Il sorteggio è il sorteggio, e quello dobbiamo accettarlo, ma se siamo dove siamo, è perché non abbiamo fatto quello che dovevamo fare": Pep Guardiola non ci ha girato attorno, alla vigilia della gara di andata all’Etihad tra Manchester City e Real Madrid, playoff che la settimana prossima escluderà dagli ottavi della Champions League più ricca di sempre una delle vincitrici delle ultime tre edizioni. Per uno tra Haaland e Mbappé, uno tra Guardiola e Ancelotti, il percorso si fermerà qui, e si apriranno i processi. Sarà il quinto incrocio nelle ultime sei stagioni, il quarto di fila.
Nel 2020 la sfida si giocò agli ottavi e passò il City, nel 2022 e nel 2023 fu semifinale, giunsero in finale rispettivamente gli spagnoli e gli inglesi ed entrambe avrebbero poi vinto il trofeo, mentre la scorsa annata la partita si giocò ai quarti e venne decisa, dopo due pareggi, ai rigori e sorrisero gli spagnoli.
"Si può dire che questa sia la rivalità dell’ultimo decennio – ha aggiunto il tecnico catalano – e non saprei dire chi è il favorito. Sia noi che loro abbiamo avuto un problema con gli infortuni; il Real è una squadra che sa alzare l’asticella in certi appuntamenti mentre noi possiamo fare meglio: concediamo troppi gol, ma non nego che ho molta fiducia nei miei ragazzi".
Ad Ancelotti, dal canto suo, la fiducia non è mai mancata. Il Real oggi guida la Liga – mentre il City, in ripresa, è quinto in Premier – e Carletto, quando le merengues erano in crisi a novembre, fece leggere un messaggio a un amico giornalista, a Cadena Ser, per far sapere che a Monaco (sede designata della finale, il 31 maggio) ci sarebbe stata la sua squadra. Difficile poi dimenticare che, poche settimane più tardi, il Real disertò la cerimonia del nuovo Pallone d’oro, Rodri, in polemica per la mancata assegnazione del premio a Vinicius.
l.l.
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