La Supercoppa Europea vinta contro i nerazzurri ad agosto ha illuso molti sulle qualità di una squadra ancora senza equilibrio. È cambiato tutto in 4 mesi: Blancos fragili

La stagione è la stessa eppure, quattro mesi dopo la sfida di Supercoppa che diede il via all’annata di Real...

di LORENZO LONGHI
10 dicembre 2024

La stagione è la stessa eppure, quattro mesi dopo la sfida di Supercoppa che diede il via all’annata di Real Madrid e Atalanta, a Valdebebas quel primo trofeo alzato pare ben più lontano. Magari non tanto in Liga, ma in Champions League sicuramente, perché in quello che è storicamente il giardino della Casa Blanca, oggi, sinora il Real ha perso tre partite su cinque (Lilla, Milan, Liverpool) e si trova alla posizione numero 24 della classifica unica. Per capirci: siamo all’estrema periferia della qualificazione ai playoff, oltre c’è il baratro di un’esclusione che avrebbe del clamoroso e che, sebbene a Madrid nessuno prenda in considerazione perché, a gennaio, le sfide con Salisburgo e Brest non fanno paura, comunque fa discutere. Nel mirino è finito anche Carlo Ancelotti, che si difende dalle "bastonate" – così le ha definite – di una parte della stampa con la consueta bonomia, ma sembra meno sereno, ben sapendo che l’Atalanta non è esattamente la migliore degli avversarie in questo momento. Quel 2-0 in Supercoppa è storia passata. L’Atalanta era un’altra cosa, ma anche il Real: l’entusiasmo per il debutto di Mbappé era superiore ai dubbi sulla sua convivenza con i compagni di reparto, l’addio di Kroos non pareva essere poi così pesante nel contesto del gioco, e poi c’erano sia Dani Carvajal che Eder Militao, la cui stagione si è già conclusa, in entrambi i casi a causa della rottura del crociato.

Fu vittoria e fu l’ennesimo trofeo alzato al cielo, allora. E se è vero che il Real resta il Real, è vero altresì che il Real di oggi non si sa di preciso cosa sia, al netto di un ensemble di solisti capaci di assoli sublimi. E se nella Liga tutto ciò è comunque bastato per essere a -2 dal Barcellona (e con una gara in meno), in Champions, sinora, non è stata la stessa cosa.

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