Christian cambia vita. Maldini dice addio al calcio. A 27 anni farà il procuratore

Il figlio maggiore di Paolo ed ex difensore di Lecco e Pro Sesto appende gli scarpini. Inizia una nuova carriera nella scuderia di Beppe Riso, tra gli agenti più importanti.

di DIFULVIO D’ERI -
13 settembre 2023
Maldini dice addio al calcio. A 27 anni farà il procuratore

Maldini dice addio al calcio. A 27 anni farà il procuratore

di Fulvio D’Eri

Non tutti i Maldini possono alzare la Champions League e vincere trofei nazionali e internazionali. E non tutti i Maldini possono essere calciatori di spicco e raggiungere vette importanti del calcio professionistico perché nello sport non è facile ripercorrere le carriere degli illustri antenati. Il Maldini in questione è Christian, il figlio più grande di Paolo, bandiera del Milan e della Nazionale e uno dei difensori più forti di sempre, e nipote di nonno Cesare, altro baluardo rossonero capace di alzare la Champions come il figliolo. Christian Maldini proprio ieri, dopo una carriera incominciata, ça va sans dire, nelle giovanili del Milan e proseguita nella A maltese e, in Italia, tra serie D e tanta Serie C (ha militato anche nella Pro Sesto), ha deciso di appendere le scarpe al chiodo a soli 27 anni per intraprendere la carriera di procuratore.

Fisico possente, piede non troppo educato (almeno paragonato a quelli di papà Paolo), marcatore roccioso, Christian anche nell’ultima stagione a Lecco, culminata con la promozione in B, ha giocato poco, tre spezzoni e un rosso, ha dimostrato sempre grande impegno comportandosi come un professionista esemplare. Qualche annetto fa aveva detto che gli sarebbe piaciuto essere allenato da Ancelotti e Sheva. Legittimi sogni di un calciatore nemmeno ventenne. Poi le cose sono andate diversamente, il talento non era quello di un "Maldini big" e quindi Christian, svincolato in estate dal Lecco, ha ceduto alla corte di Giuseppe Riso, procuratore tra gli altri di Tonali, Frattesi e Pessina. Ma non sarà un suo assistito bensì un suo collega.

Christian ha deciso di rimanere nel mondo del calcio, tanto caro a tutti i Maldini, e di iniziare la carriera di procuratore. Conosce le lingue, conosce il calcio e potrebbe arrivare a quelle vette che non è riuscito a raggiungere sui terreni di gioco dove si è comunque divertito ed è cresciuto. A cercare di portare avanti la dinastia Maldini è rimasto il solo Daniel, secondogenito di Paolo, che, a 21 anni, dopo aver fatto tutte le trafile nelle giovanili del Milan e aver esordito e anche segnato con la maglia della prima squadra l’anno scorso è andata a giocare, sempre in A, nello Spezia e che quest’anno è in prestito (il cartellino è del Milan) all’Empoli di Zanetti dove potrà crescere. Di professione trequartista, niente a che vedere con gli altri Maldini tutti difensori, è arrivato a giocare in A ma difficilmente potrà emulare papà Paolo e nonno Cesare. D’altronde, non tutti i Maldini possono alzare la Champions League.

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