Como, gioia e addio. Rilancio al Gewiss. Ma Varane si ritira
Il difensore Raphael Varane annuncia il ritiro dal calcio e diventa dirigente del Como. Il giocatore ringrazia i tifosi e si dice orgoglioso della sua carriera.
Dopo uno dei giorni più belli nella storia recente del Como, con la vittoria a Bergamo, è arrivata ieri l’ufficialità del ritiro dal calcio di Raphael Varane, arrivato in città a fine luglio. La notizia era nell’aria da giorni, la rescissione del contratto è stata consensuale. Varane continuerà a fare parte del Como, come dirigente ed ambasciatore nel mondo. I lariani, dopo il suo infortunio in Coppa Italia contro la Sampdoria, si sono subito premuniti e hanno acquistato dall’Herta Berlino il roccioso difensore Oliver Kempf, che martedì contro l’Atalanta ha disputato una grande partita. L’ annuncio di Varane è arrivato, con una lettera indirizzata ai tifosi e alle società per cui ha giocato. " Ho vinto più di quanto avrei potuto nemmeno sognare, ma al di là dei riconoscimenti e dei trofei sono orgoglioso del fatto che, qualunque cosa accada, sono rimasto fedele ai miei principi. Resterò al Como. Solo senza usare scarpe e parastinchi. Per ora, ai tifosi di tutti i club per cui ho giocato, ai miei compagni di squadra, agli allenatori e allo staff: dal profondo del mio cuore, grazie per aver reso questo viaggio più speciale di quanto i miei sogni più sfrenati avrebbero mai potuto prevedere". Varane aveva già sorpreso il mondo del calcio a 29 anni quando, dopo i mondiali del Qatar, in conferenza stampa, ha annunciato il ritiro dalla nazionale francese.
Al Como rimangono solo quei venti minuti iniziali, giocati contro la Sampdoria in Coppa Italia, quel braccio alzato a chiedere la sostituzione per infortunio. Varane ha sempre ammesso di sentire la pressione del gioco del calcio e il malessere, più psicologico che fisico. Ora è integrato nel progetto Como, si spera che sia un campione anche dietro alla scrivania.
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