Conference League, Fiorentina-Olympiakos 0-1: El Kaabi gela i viola nei supplementari

Trionfo storico per i greci, che passano grazie al giocatore più temuto della vigilia. Rimpianti viola per la seconda finale di fila persa nonostante un grande Terracciano, il migliore dei suoi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
30 maggio 2024
El Kaabi (Ansa)

El Kaabi (Ansa)

Atene (Grecia), 29 maggio 2024 - Poco meno di un anno fa, sempre in finale, era stato il West Ham a spegnere i sogni di gloria della Fiorentina in Conference League, con Bowen a decidere la contesa a ridosso del triplice fischio. Stavolta servono addirittura i tempi supplementari per dirimere la matassa chiamata Olympiakos e, soprattutto, serve un grande Terracciano per evitare ben prima il peggio ai suoi, che si manifesta al 116', quando lo spauracchio El Kaabi conferma i timori della vigilia incornando nel sacco il cross di Hezze. La mazzata per i viola, che prima avevano tremato su un possibile fallo di mano in area di Martinez Quarta e poi avevano recriminato con l'arbitro Dias per un presunto fallo poco prima del gol, è bella grossa e coinvolge a distanza anche il Torino, che a sua volta saluta le chance di qualificarsi alla prossima Conference League. Quella in corso va alla squadra di Mendilibar, che diventa la prima formazione greca a vincere un trofeo Uefa.

Le formazioni ufficiali

  Entrambi gli allenatori scelgono di iniziare con un 4-2-3-1: quello di Mendilibar si apre con Tzolakis, protetto da Rodinei, Retsos, Carmo e Ortega, a loro volta schermati da Hezze e Iborra, con lo spauracchio El Kaabi come unica punta e il trio composto da Podence, Chiquinho e Fortounis a suo sostegno. Italiano tra i pali si affida invece a Terracciano, con Dodò, Milenkovic, Martinez Quarta e Biraghi, con Arthur e Mandragora in mediana: davanti tocca a Belotti, assistito da Gonzalez, Bonaventura e Kouamé.  

Primo tempo

  L'Olympiakos approccia meglio e al 3' vede Fortounis allungarsi troppo la sfera favorendo l'intervento di Milenkovic, mentre al 4' invece servono i guantoni di Terracciano per respingere il destro di Podence. La Fiorentina replica poco dopo con un'iniziativa di Gonzalez, che mette la sfera in mezzo: Kouamé non ci arriva ma Belotti con il suo mancino sì, pur mancando il bersaglio. All'8' per i viola l'asse buono è lo stesso: Gonzalez stavolta serve in sovrapposizione Dodò, che cerca ancora Belotti con un cross basso che invece viene intercettato da Retsos. Al 10' il gol dell'illusione arriva grazie a Milenkovic, che scarica nel sacco il rasoterra di Biraghi, lanciato da Bonaventura: la posizione di fuorigioco del serbo vanifica tutto. Al 12' ci prova dalla distanza Mandragora, ma la mira è imprecisa: poco dopo fa lo stesso Kouamé, che raccoglie almeno un corner grazie alla deviazione di Carmo. Al 21' da ottima posizione Bonaventura calcia incredibilmente debole tra le braccia di Tzolakis, che poco dopo si ripete in uscita sempre sul numero 5 viola. La risposta dei greci arriva al 25' ed è bella grossa, perché dagli sviluppi di un tiro dalla bandierina l'incornata di Podence, tutt'altro che un gigante, viene bloccata sulla linea da Terracciano. Dopo una fase di stasi e di errori su entrambi i fronti, al 39' Belotti guadagna una punizione da un'ottima zolla: la palla arriva a Bonaventura, che la mette in mezzo verso il secondo palo dove diventa buono per la sponda di Kouamé, con Tzolakis che respinge alla buona prima che Gonzalez spari sul fondo. Al 40' serve un ottimo timing in uscita di Terracciano per anticipare El Kaabi, che nell'occasione commette anche fallo prima che i ritmi tornino a calare a ridosso dell'interruzione delle ostilità.

Secondo tempo

  Al 54' un'iniziativa di Podence, propiziata da un errore in disimpegno di Dodò, frutta un corner ai greci che viene battuto da Chiquinho e prontamente sventato da Terracciano: il tutto dopo che uno scontro aereo tra Retsos e Belotti aveva portato a una lunga interruzione della seconda frazione. Al 57' Tzolakis, in uscita bassa, vince ancora il duello con Belotti: si tratta della sua ultima giocata nel contesto di una partita di profonda sofferenza, prima dell'ingresso di Nzola. Al 65' Dodò, chiuso da Ortega, guadagna un corner che frutterà una ghiotta chance di testa per Milenkovic, che schiaccia di poco sul fondo. Al 69' Nzola sfonda di forza e serve Dodò, che allarga per Kouamé, che mastica la conclusione che così facendo, paradossalmente, diventa quasi letale per Tzolakis, che smanaccia in angolo. Dopo lo spavento Mendilibar prova a cambiare qualcosa: esce capitan Fortounis ed entra il grande ex Jovetic, con Italiano che risponde gettando nella mischia Duncan per Arthur. I crampi fermano poi la partita di Chiquinho, rilevato da Horta nel contesto di una fase molto spezzettata della partita. All'80' proprio Horta si incarica della battuta di una punizione causata da un fallo di Kouamé, anche ammonito nell'occasione: la palla arriva a Iborra, che di testa la gira di poco fuori. Italiano cambia ancora: fuori Bonaventura e appunto Kouamé e dentro Barak e Ikoné. L'Olympiakos insiste con le punizioni da zona defilata, forse l'unica arma in questa fase del match: all'84' un fallo di Dodò su Jovetic dà un'altra chance a Horta, seppur dall'altro lato, con El Kaabi, finora un fantasma, che manca di un soffio l'impatto con la sfera. I minuti di recupero assegnati da Dias sono ben 7, il primo dei quali se ne va con due rinvii lunghi di Terracciano che ben fotografano la stanchezza dei viola e pure dei biancorossi: il preludio agli inevitabili tempi supplementari.

Tempi supplementari Dopo la mini pausa, l'Olympiakos rientra in campo con Quini per Ortega. I greci insistono e prima reclamano un rigore per un tocco sospetto in area di Martinez Quarta, raccogliendo solo due gialli per proteste per Jovetic e Paschalakis dalla panchina, e poi sfiorano la rete proprio con il grande ex, che al 96' scocca un gran destro indirizzato all'angolino che chiama Terracciano alla parata strepitosa a mano aperta. Al 100' l'ennesima punizione calciata da Horta pesca la testa stavolta di El Kaabi, che manda la sfera sulla parte superiore della porta. Il secondo tempo supplementare si apre con due cambi per la Fiorentina: dentro Beltran e Ranieri per Gonzalez e un esausto Biraghi, mentre per l'Olympiakos entra Masouras per Podence. Al 111' una lunga azione dei viola si chiude con il suggerimento di Barak per il rimorchio di Ikoné, che con una girata mancina sollecita i riflessi di Tzolakis. Al 116' si spezza l'equilibrio a favore dei greci, che passano in vantaggio con il colpo di testa in tuffo di El Kaabi su cross di Hezze: il check del VAR è lungo e riguarda la posizione del marocchino, che viene reputata buona. I minuti di recupero assegnati da Dias sono 5 e nel primo una botta ravvicinata di Ikoné, lanciato da un gran tracciante di Beltran, per poco non pareggia i conti prima di impattare contro il muro biancorosso. Intanto Mendilibar sostituisce il match winner El Kaabi con El-Arabi prima che parta la festa dei suoi, con l'Olympiakos che vince la Conference League e diventa il primo club greco a trionfare in una competizione Uefa.

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