Copa America, Argentina in semifinale col brivido: Ecuador sconfitto ai rigori

Decisive le parate del ‘Dibu’ Martinez dopo l’errore dal dischetto di Leo Messi

5 luglio 2024
Martinez ha trascinato l'Argentina in semifinale

Martinez ha trascinato l'Argentina in semifinale

Houston (Stati Uniti), 5 luglio 2024 – A poco più di due anni di distanza dalla finale dei Mondiali vinta contro la Francia grazie alle sue parate, Emiliano ‘Dibu’ Martinez trascina l’Argentina alle semifinali di Copa America al termine della lotteria dei rigori: l’Albiceleste l’ha infatti spuntata con qualche brivido di troppo su un coriaceo Ecuador per 4-2, dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sul 1-1.

Dopo aver rischiato qualcosa di troppo attorno al quarto d’ora sulle iniziative insidiose di Jeremy Sarmiento e Kendry Paez, l’Argentina, che ritrovava Messi dal 1’ dopo il piccolo infortunio che lo ha tenuto ai box contro il Perù, ha avuto la forza di reagire e al 27’ ha sfiorato il vantaggio con il l’incornata di Enzo Fernandez su cross di Molina. Preludio al gol arrivato otto minuti più tardi, quando sugli sviluppi di un corner Lisandro Martinez ha staccato di testa e insaccato l’1-0 dell’Albiceleste di fine primo tempo. La gara è quindi proseguita senza ulteriori sussulti fino al 61’, minuto in cui è arrivato il tocco di mano nella propria area dell’ex Udinese Rodrigo De Paul che, dopo un attento controllo al Var, ha portato al fischio di un calcio di rigore in favore dell’Ecuador. Sul dischetto si è presentato Enner Valencia che ha però fallito questa ghiottissima opportunità di pareggiare i conti spedendo il pallone sulla base del palo. Pur avendo corso qualche rischio di troppo al 68’ sull’iniziativa di Messi, che ha calciato il pallone debolmente e da ottima posizione all’indirizzo di Dominguez, l’Ecuador ha però saputo reagire e in pieno recupero ha trovato il pari grazie alla deviazione di testa di Kevin Rodriguez. Una doccia gelata per l’Abiceleste che prima dei rigori (il regolamento della coppa non prevede supplementari prima della finale) ha rischiato addirittura di capitolare nuovamente – e forse definitivamente – sul tentativo di Jordy Caicedo che, sempre di testa, non ha impattato bene il pallone a pochi passi dalla porta avversaria. La gara è arrivata così alla lotteria dei calci di rigore: il primo a presentarsi dagli undici metri è stato Lionel Messi che, con “cucchiaio” morbido ha colpito a sorpresa la traversa. A rimediare ci ha però pensato il Dibu Martinez che ha neutralizzato i rigori di Mena e Minda, mentre Alvarez, Mac Allister, Montiel e Otamendi hanno messo il sigillo sulla vittoria argentina e reso vane le marcature di Yeboah e Jordy Caicedo.

Soddisfatto, a fine gara, il ct Lionel Scaloni: “Abbiamo affrontato una squadra molto tosta e dura a livello fisico. Nel primo tempo, forse, avremmo potuto segnare di più, mentre la ripresa è stata difficile. La squadra è presente. In alcuni tratti del match ci hanno messo in difficoltà ma abbiamo saputo reagire, come sempre facciamo. Sia che si giochi bene che si giochi male”. Elogi anche per Martinez: “Tanto meglio che sia argentino. Quando para i rigori fa esplodere lo stadio. La squadra aveva totale fiducia in lui. Questo è fondamentale”.

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