L’Inter vince la Coppa Italia, una doppietta di Lautaro Martinez stende la Fiorentina: 2-1

L’argentino si carica l’Inter sulle spalle e rimonta il vantaggio iniziale di Gonzalez: Inzaghi è sempre di più re di coppa

di MANUEL MINGUZZI -
24 maggio 2023
L'Inter vince la Coppa Italia

L'Inter vince la Coppa Italia

Roma, 24 maggio 2023 - Gode l’Inter, piange la Fiorentina. La finale di Coppa Italia è stata nel segno di Lautaro Martinez che con una doppietta ha rimontato una coriacea Fiorentina, andata in vantaggio dopo pochi minuti con Gonzalez, consegnando la seconda vittoria consecutiva dopo il 4-2 dell'anno scorso alla Juventus. Splendida soprattutto la seconda rete nel secondo tempo del toro nerazzurro, una mezza girata di destro, che ha regalato la quarta coppa nazionale consecutiva a Simone Inzaghi, che fa doppietta Supercoppa e Coppa Italia. Inter di nuovo sugli scudi e sempre più lanciata verso la finale di Champions League.

Gonzalez doccia fredda, Lautaro impatta

Italiano sceglie Cabral prima punta con Icone e Gonzalez esterni di attacco e Castrovilli tra le linee. Inzaghi risponde con i titolatissimi, Mkhitaryan infortunato a parte, con Brozovic perno di centrocampo, Barella e Calhanoglu ai lati, in avanti Lautaro e Dzeko. Il primo tempo è molto bello, per giocate di qualità e tanti gol. Subito viola avanti dopo 3 minuti quando Bonaventura ha una buona visione per Ikone, che è abile a crossare di prima per l’accorrente Gonzalez. Tripudio viola. Ma è una gioia momentanea. Reagisce l’Inter che trova una grande ripartenza con Lautaro e Barella, poi l’azione si conclude con il sinistro di Dzeko salvato in extremis dalla difesa. I nerazzurri salgono di colpi dopo il gol a freddo e iniziano a creare occasioni dalle parti di Terracciano. Certo, qualche difficoltà in manovra dato il pressing alto della Fiorentina, ma la squadra di Inzaghi riesce comunque a trovare la verticale per Lautaro che funge da regista offensivo per allargare il gioco sulle fasce. I viola invece sono coraggiosi, ma si espongono in campo aperto. Al 24’ Lautaro mette in porta Dzeko ma il bosniaco spara alto solo davanti al portiere. Occasione mangiata. Il gol è però nell’aria, arriva poco dopo. E’ Brozovic ad avere una splendida visione in verticale per Lautaro, il quale è molto bravo a sparare un diagonale destro imprendibile per il portiere avversario: 1-1. La partita rimane molto vibrante, la Fiorentina è aggressiva ma lascia spazi tra le linee e a volte è pigra a rientrare, così l’Inter si infila in campo aperto creando numerosi grattacapi alla retroguardia viola, che è spesso in affanno. Ma il momento dell’Inter è di grande qualità perché i nerazzurri sono arrivati al finale di stagione in grande spolvero il gol del due a uno è spettacolare: Barella disegna un cross al volo su cui si avventa Lautaro in mezza girata destra. Visibilio in curva nerazzurra per l’1-2. L’Inter raddrizza la contesa dopo la doccia gelata iniziale e prende il comando delle operazioni, trovando altre potenziali occasioni, mentre la Fiorentina sembra sopirsi col passare dei minuti. Il risultato resta in bilico ma l’inerzia è totalmente cambiata. All’intervallo è vantaggio nerazzurro

Lautaro super, festa Inter

La Fiorentina apre la ripresa con rinnovato piglio e continua a pressare alto, cercando di imbrigliare la manovra nerazzurra che inizialmente ne risente soprattutto sull’uscita dal basso. Le due squadre si sferrano colpi in campo aperto da una parte e dall’altra, perché la partita rimane poco tattica e molto intensa, con il coraggio e i rischi di due squadre offensive. La Fiorentina si fa minacciosa e Inzaghi scegli di cambiare qualcosa, dentro Lukaku per Dzeko e De Vrij per Bastoni, quest’ultimo sostituito anche perché ammonito, con il tecnico che non ha voluto commettere l’errore di Napoli con Gagliardini. Sostituzioni anche per Italiano che opta per Sottil e Mandragora per Ikone e Castrovilli. Gli uomini di Italiano provano a prendere in mano la partita, ma a parte qualche mischia non ci sono grosse occasioni dalle parti di Handanovic. Dall’altra parte ne ha invece una Lukaku che scaglia un sinistro dirompente dal limite che Terracciano neutralizza. Servono altri cambi per la viola e allora Italiano si gioca anche la carta Jovic tenendo in campo anche Cabral: due punte pure per gli assalti degli ultimi venti minuti. L’Inter invece sembra voler rallentare il ritmo con l’intento di annacquare il finale di partita con possesso palla e copertura degli spazi senza particolari rischi. Gonzalez ha però una occasione col destro dal limite, Handanovic amministra in angolo. Poco dopo ci prova Biraghi, sempre dalla distanza, ma la palla sibila alta di poco. Il tentativo di forzare la partita con due punte fa perdere però alla Fiorentina qualche riferimento e soprattutto la capacità di recuperare palla, con una squadra molto sbilanciata in avanti e scollegata tra i reparti. L’Inter ha più facilità nel possesso e Lukaku crea una occasione a un quarto d’ora dalla fine con una percussione che trova Gosens fermato sul più bello da Dodo. Occasionissima invece per la viola al 79’ quando Bonaventura pesca Jovic in area, ma c’è l’autentico miracolo di Handanovic. Lo sloveno ha salvato il risultato. L’Inter inizia a soffrire, stavolta per davvero, e all’82’ succede l’incredibile: Dodo va in fuga per la vittoria a destra, il cross è morbido per Jovic che tutto solo spara a lato di testa sprecando il più facile dei gol. Inzaghi percepisce la sofferenza e sceglie Gagliardini togliendo Calhanoglu, che non la prende bene, e Correa al posto di Lautaro. La viola preme e Gonzalez appare inarrestabile in serpentina prima di essere murato sulla linea con Handanovic imperfetto in uscita: decisivo Darmian in anticipo su Cabral a porta vuota. Finale convulso, la Fiorentina attacca senza troppe remore con il classico o la va o la spacca, mentre l’Inter prova a resistere ma con affanno e qualche patema di troppo. Ne esce una partita da cuori forti in cui da una parte si spera e dall’altra si soffre. Dopo cinque minuti di recupero Irrati fischia la fine delle ostilità. L’Inter vince ancora una volta la Coppa Italia e Inzaghi fa en plein nelle coppe nazionali negli ultimi due anni. E’ festa nerazzurra. Ora la Champions League.

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