Inchiesta ultrà, atti trasmessi alla Figc: cosa rischiano adesso Inter e Milan

La Procura di Milano invierà alla giustizia sportiva i documenti utili per valutare le condotte dei due club. A breve i pm ascolteranno i nerazzurri Simone Inzaghi e Javier Zanetti e il rossonero Davide Calabria

8 ottobre 2024
Javier Zanetti, Simone Inzaghi e Davide Calabria saranno presto ascoltati dai pm in qualità di testimoni

Javier Zanetti, Simone Inzaghi e Davide Calabria saranno presto ascoltati dai pm in qualità di testimoni

La Procura di Milano dovrebbe riuscire ad inoltrare, dopo una valutazione e una selezione degli atti, alla Procura federale della Figc alcune carte dell'inchiesta sulle curve milanesi che otto giorni fa ha portato a 19 arresti, azzerando vertici e sodali ultrà della Nord interista e della Sud milanista. Già lunedì della scorsa settimana, il giorno del maxi blitz, si era saputo che il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, aveva chiesto agli inquirenti milanesi gli atti di indagine non coperti da segreto per verificare eventuali condotte "rilevanti" per l'ordinamento sportivo, da parte di Inter e Milan o di loro tesserati. Da quanto si è appreso, la Procura, guidata da Marcello Viola, selezionerà i documenti utili per la giustizia sportiva e li inoltrerà a Roma la prossima settimana.

Le società

Cosa rischiano Inter e Milan da un punto di vista disciplinare? Detto che la posizione dei due club non è considerabile identica e andrà valutata caso per caso, sembrerebbe al momento configurardi l’ipotesi di una pesante multa piuttosto che una penalizzazione in classifica.

Gli articoli

Il comma 1 dell’articolo 25 del Codice di Giustizia Sportiva recita infatti che "alla società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente". Per tale violazione si applica la sanzione dell’ammenda che per le società di Serie A va da 10mila a 50mila euro.

Il comma 10 specifica invece che ai tesserati "è fatto divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società. Dette convenzioni, stipulate secondo le condizioni previste dall’art. 8 del D.L. n. 8/2007 convertito in legge con la L. n. 41/2007, devono essere validate dalla Federazione. In ogni caso tali rapporti devono essere autorizzati dal delegato della società ai rapporti con la tifoseria. In caso di violazione delle disposizioni di cui al presente comma, si applicano le sanzioni di cui al comma 9". In questo caso la sanzione si aggirerebbe sui 20mila euro.

Gli interrogatori

Intanto, nell'inchiesta coordinata dai pm della Dda Paolo Storari e Sara Ombra, condotta da Polizia e Gdf, saranno ascoltati l'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi, il vicepresidente del club Javier Zanetti e il capitano del Milan Davide Calabria. Questi i primi tre testimoni, da quanto si è saputo, in relazione a contatti e presunte pressioni subite dagli ultras, per come è emerso dagli atti. Audizioni, però, non ancora di fatto calendarizzate e, dunque, non è detto che si terranno entro la prossima settimana. Successivamente potrebbero essere sentiti, sempre come testimoni, il centrocampista interista Hakan Çalhanoglu e anche l'ex difensore nerazzurro, ora al Psg, Milan Skriniar