Davide Mondonico. "Io voglio restare. Tifoseria super»

Il difensore Davide Mondonico si è distinto positivamente con l'Ancona, contribuendo alla salvezza del club. Esprime soddisfazione per il ritorno e auspica di continuare con la squadra, elogiando l'apporto dei compagni e l'importanza del supporto dei tifosi.

12 maggio 2024
"Io voglio restare. Tifoseria super"

"Io voglio restare. Tifoseria super"

Davide Mondonico è stato uno dei protagonisti in positivo dell’annata dell’Ancona, anche se arrivato solo il 2 gennaio. Lasciato andare – era in prestito ma si poteva trattenere – alla fine dello scorso campionato, il duo Micciola-Colavitto lo ha voluto ad Ancona nel mercato invernale e lo ha riportato in biancorosso, vedendoci molto bene, almeno in questo caso. E Mondonico s’è ritagliato lo spazio che merita, quello di protagonista al centro della difesa, soprattutto quando ha trovato in Pasini il compagno ideale nello schieramento a quattro. Venerdì scorso è intervenuto sulle frequenze di Radio Tua: "E’ stata una trattativa veloce, volevo tornare qui, sono contento di come sono andate le cose. E mi sono nuovamente trovato bene con tutti, società, compagni, tutta la gente che lavora per l’Ancona. Sicuramente ho ritrovato una squadra molto diversa da quella che avevo lasciato, ma era stata costruita bene, c’erano ottime individualità, ma certe volte non basta, bisogna anche avere qualità caratteriali e negli ultimi mesi queste sono un po’ venute a mancare".

Per fortuna l’Ancona s’è salvata, seppur in extremis; "Obiettivo minimo raggiunto, anche se non avremmo mai pensato di doverci ridurre all’ultima giornata per riuscirci. Avevo parlato con alcuni dei ragazzi, sapevo che la situazione non era ottimale, ma non pensavo di arrivare all’ultima giornata. Ci sono state tante situazioni in cui avremmo potuto portare a casa punti per la salvezza, dobbiamo farne tesoro per capire che ogni partita è fondamentale per raggiungere l’obiettivo, qualunque sia quello che si vuole ottenere. Comunque non ho mai dubitato che ce l’avremmo fatta". Sulla difesa a tre o a quattro, il centrale di difesa prosegue: "Se devo proprio scegliere, scelgo quella a quattro, ma dipende sempre da come la imposta l’allenatore, abbiamo fatto buone partite a tre o a quattro, ma a quattro mi trovo meglio. Ma oltre al modulo c’è la componente caratteriale. La salvezza l’abbiamo ottenuta a Pescara con quella grande vittoria, la componente carattere ha fatto la differenza. L’arrivo di Boscaglia ci ha dato sicuramente grossa mano, è un allenatore che cura ogni aspetto e che ha grande esperienza, ma non lo scopro certo io". Poi a febbraio l’arrivo di Pasini, che nelle ultime prove ha dimostrato con lo stesso Mondonico di costituire un binomio di notevole affidabilità: "Mi sono trovato molto bene con lui, sia come persona sia come giocatore, mi ha aiutato molto sotto l’aspetto dell’attenzione, mi ha sempre detto di parlare, in campo, meglio una parola in più che una in meno. Ho solo da imparare da uno come lui. Siamo ben affiatati e più partite si fanno insieme e meglio funzionano certi automatismi". Sul suo futuro in biancorosso prosegue: "Voglio assolutamente rimanere, la società vuole disputare un grande campionato l’anno prossimo, sono arrivato quest’inverno nella situazione che abbiamo detto, a maggior ragione non vedo l’ora di ricominciare adesso. La rosa? Le rivoluzioni non fanno mai bene, quest’anno c’è un nucleo di giocatori importanti, sia grandi che giovani, c’è qualità, ma per crescere tutti insieme è fondamentale il rispetto dei ruoli, quindi mi limito a fare il giocatore, ma penso che una buona base ci sia, poi deciderà chi di dovere. In difesa tornerà anche Camigliano, un altro con cui mi sono trovato molto bene. Saco ma anche Cioffi, se si potesse li terrei entrambi". La conclusione sulla tifoseria: "Il Del Conero è sempre fantastico, ma anche in trasferta, il sostegno giunto dai nostri tifosi è stato qualcosa di incredibile. Poi succede magari che loro danno tutto e i risultati non arrivano e ci sta che si possano arrabbiare, lo abbiamo accettato, nel calcio sono cose che succedono, non mi piacciono ma le capisco, soprattutto in certi momenti. L’episodio dopo Recanati ci ha fatto compattare ancora di più e ci ha fatto capire ancora meglio quanto sia importante onorare la maglia, dovremo ricordarcene".

Giuseppe Poli

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