Delirio Vis, Pucciarelli eroe della salvezza: "Emozioni al primo posto nella mia carriera"

L’attaccante che ha regalato la seria C a Pesaro al minuto 95: "Ho visto la palla arrivare e caricato il tiro. I tifosi sono stati fondamentali"

21 maggio 2024
Delirio Vis, Pucciarelli eroe della salvezza: "Emozioni al primo posto nella mia carriera"

Delirio Vis, Pucciarelli eroe della salvezza: "Emozioni al primo posto nella mia carriera"

Manuel Pucciarelli, al minuto 94 la Vis era in serie D. Poi cosa è successo?

"Ho visto il cross in area, ero sul secondo palo, sapevo che la palla sarebbe passata e ho anticipato il difensore per stopparla bene. Per fortuna ci sono riuscito, avevo visto bene la traiettoria del pallone e sapevo che sarebbe passato tra i difensori avversari. Quindi ho tirato in porta sicuro ed ho fatto gol"

Un gol dopo l’altro, una catena di emozioni pazzesche, ma che partita è stata?

"Una partita stregata, abbiamo avuto due rigori contro e succede raramente, anche se mi dicono che c’erano. Però non abbiamo mai mollato, non volevamo mollare"

A chi dedica la salvezza?

"A tutta Pesaro, anche oggi il pubblico è stato incredibile, poi alla mia famiglia, sarebbe cambiato tutto con una retrocessione. Invece siamo in C".

Torniamo alla partita, chi o cosa l’hanno decisa?

"Gli episodi, le due squadre erano tese alla vittoria e questo ha contribuito a commettere errori in fase difensiva che generalmente non si fanno. Sapevamo che dovevamo vincere la partita e fare di più, abbiamo rincorso il risultato. Sapevamo anche che la Recanatese aveva subìto tantissimi gol, che aveva perso tante gare in trasferta e che potevamo fargli male".

Che merito si riconosce?

"Siamo stati bravi a non farci prendere dall’ansia, eravamo pronti a fare gol, l’abbiamo sempre cercato. Complimenti alla Recanatese che ha risposto colpo su colpo"

Lei ha vissuto tante gare importanti anche in categorie superiori, questa che posto occupa nella sua carriera?

"Come emozioni la metto al primo posto con gli altri playout che ho vinto con Pescara e con l’Empoli"

Perché ci si è ridotti agli ultimi 180 secondi del campionato per salvarsi?

"Perché abbiamo raccolto un punto in nove partite. Bastava farne tre in più e non eravamo qui. Ma il calcio è anche questo. Non penso che fossimo una squadra da playout, ma quando fai due mesi in quel modo nel girone di ritorno può accadere di tutto. Abbiamo pagato quel periodo. Poi Stellone ha portato serenità e tanti concetti molto importanti come quello che si può sempre segnare, anche all’ultimo minuto, senza farsi prendere dal panico. Prima forse eravamo meno sicuri di noi e con Stellone, tranne che a sestri, abbiamo sempre fatto la partita"

Ha visto quanta gente?

"Ci hanno trascinato fino all’ultimo, nel momento più difficile, tutto l’anno, i tifosi sono stati incredibili, ci hanno dato una grande mano, a Pesaro dico solo grazie".

Resterà a Pesaro?

"Ho un contratto ma ne parleremo con i tecnici"

d. e.

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