Due finali così diversi. Messi contro Ronaldo pure sul viale del tramonto. Leo ride, CR7 gol e rabbia

L’argentino ha cambiato il volto al campionato americano e regala record in stadi sempre gremiti. Cristiano segna a raffica e vede quota 900, ma nel torneo arabo i tifosi lo provocano facendo cori per l’eterno rivale.

di PINO DI BLASIO -
25 maggio 2024
Messi contro Ronaldo pure sul viale del tramonto. Leo ride, CR7 gol e rabbia

Messi contro Ronaldo pure sul viale del tramonto. Leo ride, CR7 gol e rabbia

"Non è facile capire un tramonto. Ha i suoi tempi, le sue misure, i suoi colori. E poiché non c’è un tramonto che sia identico a un altro, allora lo scienziato deve saper discernere i particolari e isolare l’essenza fino a poter dire questo è un tramonto, il tramonto". Bisogna saccheggiare le parole di Alessandro Baricco per raccontare due tramonti particolari, due crepuscoli che più speculari non si potrebbe, due viali paralleli disseminati di polvere di stelle, che però conducono entrambi alla fine di carriere sfolgoranti.

Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, sono loro le due stelle al crepuscolo. E ha ragione Baricco, sono due tramonti che non si assomigliano affatto. Pur avendo tratti in comune. Messi e Ronaldo giocano le loro ultime partite in campionati che sono ai margini della galassia del calcio. Hanno vinto campionati e tornei in Spagna entrambi, in Francia e negli Stati Uniti il primo, in Portogallo, Inghilterra e Italia il secondo. Oggi Lionel Messi è l’uomo che ha rivoluzionato la Major League Soccer negli Stati Uniti. Ogni partita dell’Inter Miami, la squadra dove l’astro argentino gioca da due anni, è scandita da stadi gremiti, come non si era mai visto negli Stati Uniti, nemmeno nelle stagioni post Mondiale 1994. Dopo la vittoria nella Coppa di Lega l’anno scorso e i play off sfiorati, ma non centrati, Messi ha iniziato la nuova stagione da grande protagonista. L’Inter Miami è prima in classifica nella Eastern Conference, anche se è insidiata da Cincinnati a un punto.

Messi ha già segnato 10 gol in campionato, e soprattutto ha stabilito un record pazzesco: il 5 maggio, una data che per altri è funesta, ha segnato un gol e fornito 5 assist nella partita vinta da Miami contro i New York Red Bulls per 6 a 2, tre dei quali trasformati in gol da Luis Suarez. Cinque assist in una sola partita sono un record in ogni latitudine del pianeta calcio. A riguardare i filmati di quel match, si sentono ventimila spettatori che intonano il coro ’Messi Messi’, come un roboante gospel, che osanna un dispensatore di magie al servizio della squadra.

Volete un’altra prova? L’amministratore delegato dei Whitecaps Vancouver ha lanciato un appello ai tifosi canadesi per cercare di lenire la loro delusione, perché Messi non giocherà domani con l’Inter Miami a Vancouver per problemi fisici. Ai tifosi che hanno acquistato i biglietti in attesa di vedere Messi, il club fornirà cibo e bevande con uno sconto del 50%, con pasti gratuiti per i bambini.

L’aspetto beffardo è che anche il crepuscolo di Cristiano Ronaldo in Arabia Saudita è spesso accompagnato dal coro ’Messi Messi’. In pratica glielo cantano ogni volta che l’Al-Nassr gioca in trasferta, perché tifosi e avversari sanno come far saltare i nervi al campione portoghese. Ronaldo ha vinto solo una coppa di Lega in Arabia, l’Al–Nassr concluderà il campionato al secondo posto dietro l’Al-Hilal. Ed è stato eliminato ai quarti dalla Champions League asiatica. Gli stadi dell’Arabia sono desolatamente vuoti, l’esercito di campioni attratti dai petroldollari sauditi non richiama folle di tifosi sugli spalti. Eppure Ronaldo continua a segnare valanghe di gol. Ne ha fatti 6 in tre partite di campionato, domina la classifica dei marcatori della Saudi Pro League con 33 reti, anche se è rimasto a secco nelle ultime due partite. La cosa a cui Ronaldo tiene tantissimo, è raggiungere la stratosferica quota 900 gol in carriera, 128 dei quali segnati con la Nazionale. Giocherà l’ultimo turno in Saudi League, poi tre amichevoli agli inizi di giugno con la Nazionale, poi i tre incontri del girone eliminatorio degli Europei. Cristiano Ronaldo potrebbe raggiungere i 900 gol a giugno. Ma è un record personale, egotista, individuale. Non di squadra.

La differenza tra i crepuscoli di due Dei del calcio sta proprio nel pronome personale. Messi tramonta con gli abbracci dei compagni che manda in gol, Ronaldo declina da solo, manda gli ultimi bagliori con la sua classica esultanza, petto in fuori e braccia in basso. Messi vuole vincere con il ’noi’, Ronaldo pensa solo all’ego. Ci sono filmati negli spogliatoi dell’Al-Nassr, con Brozovic e altri compagni, con un’atmosfera da ’Triste, solitario y final’, per dirla alla Soriano. Anche l’ultimo sogno del portoghese è un solipsismo: giocare ancora la Champions League con il Bayer Leverkusen del suo ex compagno al Real, Xabi Alonso. Lionel Messi è diverso: vorrebbe vincere la Copa America con la sua Argentina, tornare a giocare le Olimpiadi con la nazionale albiceleste. E vorrebbe vincere la Mls con l’Inter Miami, per poi dedicarsi ad altro. Perché, alla fine, ha ragione chi ha detto "Ci sono tramonti che non tramontano mai".

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