E il ministro Abodi attacca Malagò. Gravina-Lotito, lo scontro è totale
Duello tra Lega e Figc: Gravina critica Lotito per presunta gestione autoritaria, Lotito replica accusando ostilità. Malagò cerca mediazione, ma Abodi critica rinnovo mandato.
Tutti contro tutti o quasi, molti contro Gravina. Ieri a San Siro è andato in scena l’ennesima puntata del duello a distanza tra Lega e Figc. Al presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, che aveva parlato di "rischio di derive autoritarie" da parte dei vertici della Figc davanti al senatore Claudio Lotito in Commissione Sport al Senato, ieri Gravina a Milano, in un evento organizzato da Il Foglio, ha replicato: "Ci sono soggetti che pensano di gestire il mondo del calcio a proprio piacimento. Mi riferisco a Lotito e al lotitismo. Quando si parla di autonomia – ha detto Gravina – bisogna capire come sia possibile che in Italia qualcuno sia allo stesso tempo presidente di una società, partecipa all’assemblea della Lega A, al Consiglio di Lega e al Consiglio Figc, è senatore, è vicepresidente commissione Bilancio, non fa parte della commissione Cultura, ma partecipa ponendo domande". Nel pomeriggio Lotito ha risposto: "Le dichiarazioni si commentano da sole: chiare manifestazioni di pura ostilità e scomposto rancore nei miei confronti, al fine di difendersi dalle responsabilità circa lo stato attuale del calcio in Italia che tutti gli attribuiscono". Il presidente del Coni Malagò ha provato a mediare, ma è finito nel mirino del ministro Abodi sul rinnovo del suo mandato: "Io non credo agli uomini e alle donne della provvidenza. Per cui quando un mandato finisce la vita continua e il mondo va avanti".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su