Emanuele Pesaresi, allenatore in seconda dei leopardiani. "L’Ancona è tatuata sulla pelle. Per me è una partita speciale»

Il grande ex: "I punti sono pesantissimi per entrambe. Sarà una gara determinante. I biancorossi hanno qualità".

21 marzo 2024
"L’Ancona è tatuata sulla pelle. Per me è una partita speciale"

"L’Ancona è tatuata sulla pelle. Per me è una partita speciale"

Chi vivrà la partita con occhi diversi da altri è senz’altro Emanuele Pesaresi, anconetano doc e oggi allenatore in seconda della Recanatese. Pesaresi, che con l’Ancona chiuse la carriera agonistica nel 2012, avrebbe sicuramente preferito vivere la gara in un’atmosfera completamente diversa, ma la classifica impone ad entrambe le formazioni soltanto la vittoria, per non compromettere ulteriormente una stagione già altalenante. La speranza, in casa leopardiana, è quella di ripetere l’exploit dell’anno scorso, quando all’ultima giornata i giallorossi rifilarono ai dorici un sonoro 4-0, qualificandosi ai play-off contro ogni aspettativa. Ma quest’anno la situazione è diversa e la sfida di sabato assume quasi i contorni di un drammatico dentro-fuori. Pesaresi, Recanatese-Ancona vale come uno spareggio salvezza: se lo sarebbe mai aspettato a novembre?

"I punti sono pesantissimi per entrambe le squadre, ma dopo un avvio positivo sinceramente non mi aspettavo di trovarmi in questa situazione. Purtroppo siamo arrivati a questo finale di campionato in questa posizione e ora siamo alla ricerca di punti, perché non abbiamo fatto lo stesso percorso del girone d’andata".

Al contrario dell’anno scorso, la Recanatese ha avuto un preoccupante calo di rendimento con risultati deficitari: che spiegazioni si da?

"Le prestazioni ci sono sempre state, ma purtroppo i risultati non sono arrivati con una certa continuità. Abbiamo perso tante partite, l’ultima è stata sicuramente tra le più brutte che abbiamo fatto quest’anno. Ma a parte quella, la squadra ha sempre giocato bene, anche se ha raccolto poco rispetto al gioco prodotto".

La sfida di sabato sarà decisiva secondo lei?

"Sicuramente è molto importante per entrambe, in questo momento ogni partita è decisiva. Quindi secondo me sarà determinante, perché mancano sempre meno giornate e quindi serviranno punti sia a noi che a loro".

Cosa teme di più dell’Ancona? "Temo un po’ tutto l’organico, perché possiede giocatori di qualità, alcuni dei quali degni di categorie superiori: in più sarà supportata da un grande pubblico, che quest’anno non ha mai fatto mancare la sua presenza, in casa come in trasferta. Quello sarà sicuramente un valore aggiunto".

Credete di ripetere un’impresa come quella dell’anno scorso?

"Questo lo dirà il campo, ma sono due squadre diverse rispetto alla scorsa stagione: ce la giocheremo a viso aperto, consapevoli che sarà difficile, ma lottando fino alla fine".

Da anconetano, quanto è difficile sportivamente vivere una sfida così delicata?

"Per me questa è sempre una partita particolare, perché gioco contro una squadra che mi ha dato tanto, con la quale ho iniziato e concluso la carriera. Sono colori che ho tatuati sulla pelle, perché l’ho sempre sostenuta in ogni categoria".

Gianmarco Minossi

Continua a leggere tutte le notizie di sport su