Aurelio Virgili presenta la sfida con la Lazio: "Ospiti favoriti, ma l’Empoli è un bel gruppo"

Il figlio del bomber della Fiorentina dello scudetto 1955-56, lavora in città ed è un grande amico di Sarri fin dai tempi al Tegoleto

20 dicembre 2023
Aurelio Virgili presenta la sfida con la Lazio: "Ospiti favoriti, ma l’Empoli è un bel gruppo"

Aurelio Virgili presenta la sfida con la Lazio: "Ospiti favoriti, ma l’Empoli è un bel gruppo"

di Ilaria Masini

Aurelio è il figlio di Giuseppe "Pecos Bill" Virgili, bomber della prima Fiorentina scudettata nel 1955-’56, lavora a Empoli ed è un grande amico di Maurizio Sarri, futuro avversario degli azzurri venerdì con la sua Lazio.

Aurelio Virgili, quali sono le sensazioni di Sarri quando torna nella “sua“ Empoli?

"Lui ha la grande dote di riuscire ad estraniarsi dalla parte affettiva quando è in campo. Poi naturalmente, al fischio finale, saluterà tutti gli amici".

Che ricordo ha di Empoli?

"Naturalmente bello. Questa piazza per lui è stato un trampolino di lancio. Così come credo che per il club sia un vanto aver avuto in panchina un tecnico che poi è stato ad altissimi livelli. Stesso discorso che vale anche per il ct Spalletti. Qui hanno scoperto e lanciato tanti allenatori perché è un ambiente sano, valido e in cui si lavora bene".

Qual’è stato il capolavoro di Sarri sulla panchina azzurra? "La promozione in A, ma anche quando, appena arrivato, ha totalizzato 5 ko e 4 pari nelle prime 9 gare. È stato bravo a raddrizzare la rotta. Complimenti pure al presidente Corsi che ha aspettato, senza esonerarlo".

Chi vincerà venerdì?

"In in classifica sono entrambe sotto le previsioni. Sulla carta la Lazio è favorita e credo che anche gli amici di Empoli pensino la stessa cosa".

Lei, da appassionato di calcio e figlio di un campione scudettato, chi indica come miglior uomo degli azzurri?

"Non vedo un’individualità in grado di fare la differenza da sola, ma credo che il gruppo sia un grande valore per l’Empoli".

E nella Lazio chi sta meglio? "Zaccagni. In attacco però sono tutti pericolosi, anche se non stanno vivendo un buon momento di forma e i risultati non arrivano anche a causa di errori difensivi come con l’Inter".

Secondo lei Sarri è a rischio esonero?

"Al di là dell’amicizia che ci lega, è di gran lunga uno dei migliori allenatori in circolazione. Per lui parlano i risultati in tutte le piazze".

Che partita ricorda in modo particolare del periodo in cui allenava l’Empoli?

"Quando sono stato al Castellani per Empoli-Pescara, decisiva per la promozione. E come sempre, quando vado a vedere una sua gara, vinse. Mi dedicava i successi già quando allenava il Tegoleto perché diceva che gli portavo fortuna".

Quindi per venerdì cosa le dicono i suoi amici e colleghi tifosi dell’Empoli?

"Aurelio, stai a casa (ride, ndr)".

Cosa augura per il futuro al suo amico Maurizio?

"Più che altro auguro a me stesso che possa venire prima o poi ad allenare la Fiorentina, squadra di cui sono tifoso. Il mio sogno è aver visto vincere il primo scudetto con il mio babbo in campo come giocatore e ora sarebbe bello festeggiare il terzo con un “fratello“ come Maurizio in panchina".

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