Centrocampo di fuoco. Le promesse si sfidano
Tino Anjorin e Billy Gilmour sono cresciuti insieme nell’Academy del Chelsea. Gli azzurri di D’Aversa studiano le tattiche per l’incontro con i partenopei.
di Simone Cioni
EMPOLI
Cinque mesi e dodici giorni a separarli alla nascita, sono tutt’ora tra i dodici più giovani giocatori del Chelsea ad aver esordito in Champions League. Si tratta del centrocampista dell’Empoli Tino Anjorin e del mediano del Napoli, Billy Gilmour che molto probabilmente domenica si troveranno l’uno di fronte all’altro nella sfida al Castellani-Computer Gross Arena tra gli azzurri di D’Aversa e i partenopei. I due sono cresciuti insieme nell’Academy del club londinese e si sono affacciati entrambi in Prima Squadra con Lampard in panchina, ma anche il successore Tuchel li teneva molto in considerazione prima che cominciassero il loro giro in prestito. Quest’anno sono arrivati entrambi in Italia con Anjorin che ha già avuto modo di mettere in mostra le proprie qualità nella mediana azzurra, e va in cerca di ulteriore continuità, mentre lo scozzese (un gol in 30 presenze in Nazionale) finora ha messo insieme solo 111 minuti tra coppa e campionato alla corte di Conte. Oltre al duello britannico in mezzo al campo, però, ce ne sarà anche un altro molto interessante sulla fascia, destra dell’Empoli e sinistra del Napoli: quello tutto georgiano tra Goglichidze e Kvaratskhelia, il carneade di Kutaisi (a circa 100 chilometri dal Mar Nero) contro il campione nato nella capitale Tbilisi. Il giovane difensore azzurro classe 2004 fino a quest’anno era un perfetto sconosciuto, ma una volta schierato D’Aversa non c’ha più rinunciato e lui ha inanellato una prestazione convincente dietro l’altra.
Quello che impressiona maggiormente è la personalità: non ha paura, è grintoso, attento e pulito nella giocata. Il più esperto e famoso connazionale è un talento puro, a suo volta sconosciuto al grande calcio fino all’arrivo sotto al Vesuvio, ma che a Napoli si sta affermando come uno dei talenti più brillanti del panorama europeo incrementando a dismisura la popolarità di una Nazione di seconda o terza fascia come la Georgia. Forte in progressione, tecnicamente dotato e dal dribbling facile è uno dei principali giocatori del Napoli in grado di creare la superiorità numerica. Tra poco più di 48 ore incroceranno i tacchetti e sarà interessante gustarsi questo duello in salsa ajika (una pasta piccante georgiana). Un’altra bella sfida nella sfida, poi, sarà il duello tutto fisico tra Ismajli e Lukaku. Il gigante belga, tornato al servizio del proprio mentore Conte, in cinque partite disputate ha già partecipato a 7 reti segnandone 3 in prima persona e fornendo 4 passaggi vincenti. Contro il ‘muro’ albanese, però, finora ci sono rimbalzati in diversi: chiedere a Dovbik, Dybala, Vlahovic e Kean. Se da un punto di vista di puro strapotere fisico il centravanti del Napoli ha sicuramente qualcosa in più, Ismajli può mettere sul piatto il suo tempismo, la sua capacità di lettura ed un ottima predisposizione al recupero. Insomma, sono tanti gli spunti e le varie chiavi di lettura che offre questo Empoli-Napoli.
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