Da Carmine a Sebastiano: Esposito nel destino. L’ex bomber: "Ha qualità e talento, farà bene"

La bandiera azzurra: "Tanti ricordi unici, rileggere il cognome sulla maglia sarà emozionante. Il mercato? Mi aspetto altri tre colpi"

di SIMONE CIONI -
23 luglio 2024
Da Carmine a Sebastiano: Esposito nel destino. L’ex bomber: "Ha qualità e talento, farà bene"

Da Carmine a Sebastiano: Esposito nel destino. L’ex bomber: "Ha qualità e talento, farà bene"

Nove anni fa ha voluto fortemente disputare la partita d’addio al calcio al Castellani, dopo aver presentato proprio al Caffè Cristallo di Empoli la sua autobiografia intitolata ’Undici rose blu’. Carmine Esposito, attaccante napoletano, a Empoli ha trovato la sua seconda casa instaurando un rapporto indissolubile coi tifosi azzurri, che gli avevano dedicato uno dei cori più iconici di sempre: "E segna sempre lui". Un legame ancora forte sul viale dei ricordi di quei fantastici anni ’90, in cui gli azzurri di Luciano Spalletti centrarono il doppio salto dalla C1 alla A, con tanto di successiva salvezza grazie anche ai 14 gol di Esposito. E ai più nostalgici farà effetto tornare a leggere il cognome Esposito su una maglia azzurra, quella che indosserà l’attaccante classe 2002 arrivato dall’Inter Sebastiano.

E a lei che effetto fa dopo tanti anni rivedere la maglia dell’Empoli con il cognome Esposito?

"Sarà sicuramente una grande emozione, perché mi porterà indietro di tanti ricordi unici".

Pensa che Sebastiano possa essere l’attaccante giusto per l’Empoli?

"Lo spero perché è un giovane attaccante di prospettiva, gli manca solo una grande stagione per dimostrare in pieno le proprie qualità ed Empoli è la piazza giusta, soprattutto per gli attaccanti".

Come giudica finora il mercato?

"Il mercato dell’Empoli è sempre molto ponderato nel cercare giovani da trasformare in talenti. Mi aspetto due/tre colpi di qualità".

L’anno scorso è stata scritta la storia, come ha vissuto da grande ex questa salvezza?

"Io Empoli la vivo ormai da 30 anni, è stampata nel mio cuore e l’anno scorso ho esultato come un pazzo alla salvezza. Spero si possa ripetere ancora".

Qual è il primo ricordo ripensando all’esperienza empolese?

"Sicuramente il gol più importante della mia vita calcistica che ha dato il via alla mia carriera e alla scalata dell’Empoli. Mi riferisco al gol nella finale play-off di C1 a Modena contro il Como, con un esodo assurdo di tutta la città".

Empoli ha cresciuto tanti campioni, soprattutto attaccanti, qual è il segreto? "Empoli non ha segreti, va vissuta e amata come ho fatto io e continuo sempre a fare".

Di cosa si occupa ora?

"Ho un’agenzia di procuratori e due scuole calcio, inoltre alleno nella Seconda Categoria emiliana la squadra del Vialarga dove gioca mio figlio Nicolò... e mi godo l’Empoli in tv".

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