EMPOLI

D’Aversa dopo il miracolo salvezza. Si riparte da Esposito e Colombo. .

di SIMONE CIONI -
14 agosto 2024
Empoli

Tifoso sorregge una bandiera con una forte dedica alla squadra dell'Empoli

Quarto campionato di fila in Serie A. Mai nella sua storia l’Empoli era rimasto per così tanto tempo al tavolo delle ‘grandi’. Un impresa centrata lo scorso 26 maggio con il 2-1 inflitto alla Roma grazie al gol segnato da Niang all’ultimo minuto dell’ultima giornata in uno stadio vestito a festa. A poco più di due mesi di distanza dalla miracolosa salvezza il club del presidente Fabrizio Corsi ha però cambiato completamente pelle. Non c’è più il condottiero Davide Nicola, passato al Cagliari, non ci sono più capitan Luperto e i vari Caprile, Berisha, Cambiaghi, Cancellieri, Niang, Kovalenko, Bastoni, Bereszynski, Marin, Maleh, Cerri e Destro. E se n’è andato, direzione Samp, anche il ds Pietro Accardi. Roberto Gemmi per la costruzione della squadra e Roberto D’Aversa in panchina le scelte del patron Corsi, che fin da subito ha tracciato la rotta: squadra giovane e sostenibile.

Un input subito recepito dal nuovo ds che ha subito individuato in Esposito, Colombo e nel rientrante Viti tre pedine fondamentali su cui costruire la nuova intelaiatura. Specialmente i due giovani attaccanti sono chiamati a dare una maggior incisività al reparto avanzato, che l’anno scorso è stato il meno prolifico di tutta la Serie A. Importante in quest’ottica anche l’esperienza di Ciccio Caputo, rimasto insieme a Gyasi e Shpendi, che fin dal raduno si è dimostrato uno dei più in palla. Qualcosa manca in mezzo al campo, ma tempo per aggiustare la situazione c’è. La salita da scalare sarà ancora più ripida dell’ultima, ma regalarsi l’ennesima impresa sarebbe il perfetto viatico per proiettarsi nel futuro, con l’inizio del cantiere per il nuovo stadio da oltre 18.600 posti.

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