Empoli all’esame Genoa. Nicola chiede convinzione: "Sarà una partita difficile ma anche un’opportunità»

Il tecnico: "Siamo chiamati ad uno step di crescita nell’impostazione della gara"

3 febbraio 2024
Nicola chiede convinzione: "Sarà una partita difficile ma anche un’opportunità"

Nicola chiede convinzione: "Sarà una partita difficile ma anche un’opportunità"

di Simone Cioni

Due partite, lo ha ripetuto più volte anche lo stesso Davide Nicola, sono poche per esprimere giudizi. Ecco perché la gara odierna delle 15 al Castellani-Computer Gross Arena contro il Genoa, rappresenta un altro step importante per gli azzurri. Contro Monza e Juventus, al di là dei risultati la squadra ha dimostrato di saper interpretare due diversi tipi di partite e, viste le caratteristiche dei rossoblù, c’è da aspettarsi che quest’oggi sia chiamata a gestirne una di un altro tipo ancora. "Ogni match nasconde delle difficoltà e allo stesso tempo delle opportunità di apprendere nuove cose – esordisce Nicola –. Il Genoa è una squadra capace, con giocatori qualitativi, gioca un calcio organizzato, è abile a ricomporsi, tende a difendere con un blocco basso, ma ha anche la capacità di riportare una riaggressione alta e immediata, è molto abile nelle ripartenze, sa impostare il gioco occupando il campo in modo diverso e gioca un calcio pratico e veloce. Insomma, per noi sarà un ulteriore step di crescita per la capacità di impostare la gara in modi differenti, anche durante l’arco degli stessi novanta minuti".

Una sfida che l’Empoli affronterà senza l’eroe di Torino, quel Baldanzi che dopo averlo aspettato a lungo quest’anno poteva essere l’arma in più per questa seconda parte di stagione, ma con un Ninag in più. "Ritengo che ne chi va via peggiori un gruppo ne chi arriva lo rinforzi, semplicemente perché è proprio il concetto di gruppo squadra ad esaltare il singolo giocatore – spiega il tecnico azzurro –. La nostra idea era quella di fare poco o nulla perché crediamo molto in questi giocatori, chi è stato preso però doveva avere prima di tutto fame. Non so dire quando tutti saranno al massimo livello di potenzialità, ma anche questo è un falso problema perché un giocatore che ha nelle gambe mezzora ad alto livello diventa determinante per quella mezzora. Come dico ai giocatori loro non devono pensare tanto a quanti minuti staranno in campo, piuttosto a come nel tempo che stanno in campo possano comunque fare la differenza. Per quanto riguarda Baldanzi siamo felici per lui, perché è una grande opportunità, e lo ringraziamo per il contributo dato alla causa dell’Empoli. Prima che un calciatore con grandi qualità, che diventerà ancora più forte, è un ragazzo con importanti valori morali e questo fa la differenza".

L’allenatore piemontese si sofferma poi su alcuni singoli e sull’importanza del lavoro. "Kovalenko ha recuperato dall’infortunio e per me è un giocatore universale con qualità importanti e una mentalità da atleta forte – conclude –. Destro si è allenato bene, ma io lo conoscevo già, so benissimo che persona prima del giocatore è, la sua serenità, dedizione e qualità nei movimenti ci potranno dare una grossa mano. Cancellieri è un giocatore che ha grande abilità, su cui noi ci crediamo molto. Sta a lui allenarsi forte. Ognuno deve essere bravo a farsi trovare pronto. In questo momento abbiamo fatto dei macro miglioramenti su certe aree e stiamo già cercando di inserire micro miglioramenti per quello che può essere l’interpretazione, la lettura del gioco e i movimenti con tempi e modi giusti. L’importante è che ognuno metta attenzione e convinzione nel lavoro settimanale, perché è lì che si costruisce la continuità".

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