Empoli, c’è solo la nebbia. Morata e Reijnders colpiscono. Non basta la traversa di Maleh. Gli azzurri si arrendono al Diavolo
Squadra troppo passiva nel primo tempo, bene l’atteggiamento nella ripresa con Solbakken e Cacace. Il Milan vince facile: si interrompe la striscia di tre risultati utili di fila. Ma le certezze del gruppo restano intatte. .
Da una milanese all’altra. Dopo tre risultati utili di fila, a seguito del ko casalingo contro l’Inter, l’Empoli cade al Meazza al cospetto dell’altra compagine meneghina, il Milan. Una sconfitta che ci può chiaramente stare visti i valori assoluti delle due squadre e che non deve scalfire le certezze degli azzurri, capaci comunque di reagire dopo ogni ‘schiaffo’ preso. Al di là dei meriti della squadra di Fonseca, gli azzurri hanno pagato una prima frazione giocata in maniera un po’ troppo passiva: leggeri nei contrasti e spesso in ritardo sulle seconde palle, concedendo tante verticalizzazioni e qualche spazio di troppo tra le linee di centrocampo e difesa.
Con la palla tra i piedi è poi mancata quella pulizia necessaria per sviluppare manovre pericolose. Al netto di una prova non proprio esaltante, la squadra di D’Aversa non è in ogni caso mai uscita dalla partita disputando una ripresa di maggior volontà e temperamento. Rispetto alla precedente sfida con l’Udinese il tecnico abruzzese cambia una sola pedina, inserendo Anjorin – ottimo il suo ritorno dal primo minuto – al posto di Cacace con prima Henderson e poi Maleh ad alternarsi sul settore di sinistra della trequarti. Il Milan aggredisce subito la partita e fin dalle prime battute si intuisce che per Ismajli e compagni non sarà una serata semplice. Dopo un ‘miracolo’ di Vasquez su Morata (l’arbitro però non vede il tocco del portiere azzurro e non concede il corner) i rossoneri passano al 19’ proprio con l’attaccante spagnolo, abile a girare in rete un tiro di Leao murato da Ismajli.
L’Empoli allora prova a reagire, ma dalle parti di Maignan si fa vedere solo con una deviazione sporca di Colombo su cross da sinistra di Anjorin. A questo punto la partita va un po’ a strappi con il Milan sempre più pericoloso, finché al 44’ al termine di un’azione insistita a destra Rejinders, lasciato troppo solo in area, si coordina bene e spedisce la sfera nell’angolino alla destra di Vasquez. Dopo l’intervallo D’Aversa inserisce subito Cacace e Solbakken al posto di Pezzella e Colombo, ma a cambiare è soprattutto l’atteggiamento dell’Empoli, che per almeno un quarto d’ora mette in difficoltà il Diavolo ed è anche sfortunato.
Al 54’, infatti, Maleh centra in pieno la traversa dal limite a Maignan battuto. Poi, però, al 69’ su una fulminea ripartenza condotta da Fofana e finalizzata ancora da Rejinders il Milan cala il tris. A questo punto la partita non ha più molto da dire, a parte una girata di poco alta di Esposito al 73’ e un tocco sotto misura di Abraham fuori di un soffio nel finale.
Si tratta di un ko che non intacca il cammino dell’Empoli, atteso adesso da altre due trasferte: mercoledì a Firenze per gli ottavi di Coppa Italia e soprattutto domenica prossima a Verona nello scontro diretto della quindicesima giornata di Serie A. Si preannuncia insomma un’altra settimana complicata dal punto di vista del lavoro, in cui D’Aversa e il suo staff dovranno essere bravi a gestire le forze mentali e fisiche. Se il derby di coppa è affascinante, infatti, è la sfida contro l’Hellas di Verona quella da non fallire.
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