Empoli, coraggio e sfrontatezza. D’Aversa ha trovato la ricetta giusta. Adesso la missione è non fermarsi
L’allenatore vuole prolungare il momento d’oro: all’orizzonte nuovi margini di crescita per la squadra "Dobbiamo migliorare le scelte nei momenti decisivi". E ora solo la Juve è imbattuta come gli azzurri.
di Simone Cioni
EMPOLI
Prendi il coraggio di D’Aversa, aggiungi la sfrontatezza dei tanti giovani talenti azzurri, mescola bene con il lavoro quotidiano ed ecco la ricetta che ha permesso all’Empoli di espugnare il campo della capolista Torino, regalandosi un altro derby con la Fiorentina con in palio i quarti di finale della Coppa Italia (traguardo raggiunto solo in altre tre circostanze). Solo la Juventus adesso è imbattuta come gli azzurri. "Quando sei l’Empoli è probabile che capiti che nella formazione iniziale ci siano quattro ragazzi del settore giovanile e per me è stato un orgoglio vederli giocare così – ha commentato D’Aversa subito dopo il triplice fischio finale a Torino –. Quando ci sono gare ravvicinate, per il nostro obiettivo in campionato che è la salvezza, servono tutti quanti. Da questa partita volevo risposte dal punto di vista della condizione fisica da chi rientrava da infortuni o che aveva giocato meno, ma non ero preoccupato. Il risultato è una conseguenza, venire a battere la prima in classifica è gratificante per tutti. I ragazzi lavorano duramente dal primo giorno di ritiro, sono cresciuti nell’Empoli e li ritengo della prima squadra: è un giusto premio per loro e per il club che crede nel vivaio e nei giocatori italiani".
Oltre a elogiare i ragazzi del vivaio il tecnico azzurro ha però voluto sottolineare anche la prestazione di Pellegri e De Sciglio. "Hanno fatto tutti e due una grande partita – ha spiegato – con Mattia che ha fatto addirittura 95 minuti, lavorando bene come tutti gli altri". Dopo i complimenti, però, l’allenatore ha voluto precisare anche quegli aspetti dove la squadra deve ancora crescere. "Mi ha stupito la personalità di Tosto e Marianucci, anche con l’esperienza a fianco di De Sciglio che li ha guidati – ha precisato –, però c’è anche da migliorare la fase di finalizzazione perché non abbiamo tirato molto. Dobbiamo crescere dal punto di vista delle scelte al momento di determinare: in tre o quattro occasioni potevamo fare male e non siamo stati incisivi". Un po’ la fotografia della prestazione di Ekong, che ha avuto il grande merito di sbloccare il risultato (primo gol da professionista con la maglia dell’Empoli) e di mandare al manicomio i difensori granata con le sue accelerazioni. Però, in più di una circostanza è mancato di lucidità al momento di incidere negli ultimi venti metri. Le sue doti sono tuttavia piaciute fin dal ritiro a D’Aversa, che infatti ha deciso di trattenerlo in rosa anziché mandarlo nuovamente in prestito come sembrava in un primo momento, e continuando a lavorare con la stessa costanza e intensità di questo primo scorcio di stagione, i margini di miglioramenti sono notevoli. Proprio, la sensazione che si possa ancora crescere tanto, è forse ciò che permette a tutto l’ambiente di essere fiducioso, anche se come ha sottolineato prima de match di Torino il direttore sportivo Roberto Gemmi i momenti difficili arriveranno. "Siamo molto contenti di questo inizio e ci stiamo preparando nella gestione di questi momenti più complicati – ha sottolineato –, che sarà la chiave per ottenere la nostra salvezza". E ora sotto con il derby, che come in pochissime altre occasioni gli azzurri potranno giocare davanti in classifica ai viola. L’ultima volta è successo nel ritorno della stagione 2022-‘23 con l’Empoli a 27 punti e la Fiorentina a 24. Le stesse 3 lunghezze che separano le due squadre oggi.
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