Empoli e Udine, due mondi agli antipodi. Sfida tra opposti per ottenere la salvezza

Gli azzurri puntano forte sui giovani italiani, la squadra bianconera è una ’multinazionale’. Domenica lo scontro fra due filosofie diverse

di SIMONE CIONI -
17 maggio 2024
Empoli e Udine, due mondi agli antipodi. Sfida tra opposti per ottenere la salvezza

Empoli e Udine, due mondi agli antipodi. Sfida tra opposti per ottenere la salvezza

Una sfiora i 100mila abitanti, Udine, l’altra non arriva a 50mila, Empoli. L’Udinese frequenta ormai ininterrottamente la Serie A da 29 stagioni consecutive. Il Club di Fabrizio Corsi non è mai arrivato alla sua quarta presenza in fila. Due realtà sostanzialmente agli antipodi, quindi, ma che in questa stagione si trovano separate da appena un punto in classifica in favore dei bianconeri friulani e domenica pomeriggio saranno l’una di fronte all’altra per giocarsi importanti chance salvezza. Ma al di là di questi dati oggettivi, Udinese ed Empoli non potrebbero essere più diverse anche per quanto riguarda la politica gestionale.

La società di Pozzo è una vera e propria multinazionale con appena 3 italiani in rosa rispetto ai 26 stranieri pescati negli angoli più remoti del mondo: sono ben 16, infatti, le diverse nazionalità rappresentate all’interno dello spogliatoio guidato da Cannavaro. Addirittura quest’anno i friulani sono scesi in campo anche con 11 stranieri. Più che puntare sui giovani italiani, l’unica eccezione è Lucca prelevato in prestito dal Pisa dopo l’esperienza in Olanda con l’Ajax, il sistema di scouting bianconero pesca stranieri sconosciuti da valorizzare e magari rivendere con una ricca plusvalenza, ma non sempre le ciambelle riescono con il buco. Diametralmente opposto il pensiero azzurro, che punta principalmente su giovani italiani in rampa di lancio o giocatori anche più esperti, magari in cerca di rilancio, ma quasi sempre di nazionalità italiana. Se nella rosa bianconera l’89 per cento dei giocatori non è convocabile dal Ct italiano Luciano Spalletti, per quanto riguarda quella guidata da Nicola si scende al 50 per cento: 14 stranieri su 28 appartenenti a 10 nazionalità differenti. E al massimo, in questa stagione, ne sono scesi insieme in campo solo 5 dall’inizio.

Il club azzurro è infatti diventato un esempio da seguire, anche a livello nazionale, soprattutto per gli investimenti fatti nel proprio settore giovanile, da dove pesca a piene mani. Solo per citare alcuni degli ultimi talenti cresciuti a Monteboro e poi lanciati in prima squadra, per poi fare il salto in altre importanti piazze, ricordiamo Ricci, Asllani e Baldanzi con Fazzini che sarà presto destinato ad aumentare questa lista. Tuttavia si fa calcio in tanti modi e, certo, non c’è n’è uno sbagliato e uno giusto. E soprattutto nessuno di questi aspetti conterà domenica in campo, dove invece ci vorranno altri fattori per cercare di prevalere. Intanto, dopo l’iniziativa dei tagliandi omaggio dell’Unione Clubs Azzurri, i tifosi empolesi hanno risposto alla grande tanto che ce ne potrebbero essere quasi 500 al Bluenergy Stadium di Udine.

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