Empoli, il presidente Corsi suona la carica Gli obiettivi alla vigilia del nuovo campionato

Il massimo dirigente: "Altrove non ci dormono la notte pensando all’esordio in A. Qui invece siamo ormai abituati, e forse è un problema" .

di Redazione Sport
18 agosto 2023
Empoli, il presidente Corsi suona la carica  Gli obiettivi alla vigilia del nuovo campionato

Empoli, il presidente Corsi suona la carica Gli obiettivi alla vigilia del nuovo campionato

di Tommaso Carmignani

EMPOLI

"Altrove non ci dormono la notte pensando ad un esordio in Serie A. Qui invece siamo ormai abituati e anche questo, se vogliamo, è un problema". Lo dice sorridendo, ma chi conosce bene il presidente Fabrizio Corsi sa che le sue non sono frasi di circostanza. L’abitudine dell’ambiente alla massima categoria calcistica potrebbe distogliere l’attenzione dalla portata dell’impresa a cui sono chiamati gli azzurri, perché mai nella storia questa società è riuscita a guadagnarsi la Serie A per più di tre stagioni consecutive. Domani arriva al "Castellani" il Verona e il massimo dirigente non vede l’ora di iniziare l’avventura.

Sarà la volta buona?

"Speriamo. Il problema del nostro ambiente – dice lo stesso Fabrizio Corsi – è che ormai ci siamo troppo abituati a questi eventi. Altrove non ci dormono la notte pensando alla Serie A in una città di 45mila abitanti".

Teme che questo atteggiamento sia deleterio?

"La verità è che se penso al nostro ambiente non posso che fare un elogio. Nel nostro stadio diamo un segno di educazione e civiltà che forse solo a Sassuolo riusciamo a vedere. Per questo mi auguro che anche nella prossima stagione saremo come siamo sempre stati: ospitali e disponibili".

Ha visto quell’indagine della Gazzetta dello Sport che dice che i vostri tifosi sono aumentati del 20 per cento in un anno?

"Mi fa piacere, ma non mi sorprende. Quando andiamo in giro per l’Italia riscuotiamo sempre la simpatia dei tifosi delle altre squadre e questo è certamente un motivo di vanto".

Ha accennato allo stadio: novità?

"C’è un po’ di timore per lo sforzo economico che dovremo sostenere, ma dobbiamo adeguare l’impianto. Il fatto è che io sono sempre stato un po’ previdente e pauroso: questo a volte ci ha penalizzato, ma in altri casi ci ha aiutato".

Come vede la squadra?

"E’ pronta, anche se ha fatto un lavoro fisico molto importante che non ci fa essere al momento in condizioni fisiche ideali. Questo si è visto nelle ultime partite, ma è calcolato. Dobbiamo mettere nelle gambe la benzina che ci servirà ad arrivare fino in fondo".

Cosa aspettarsi dal mercato?

"Penso che possa arrivare un altro elemento che era con noi l’anno scorso. Con lui mi sentirei di avere la squadra quasi a posto, anche se poi il mercato si riaccenderà dopo la prima di giornata. Speriamo che non vengano a chiederci qualcuno dei nostri gioielli: ce li vogliamo godere".

Che effetto le fa vedere Spalletti a un passo dalla panchina della nazionale?

"Se lo merita ampiamente, è all’apice della carriera e si aggiunge a tutte le soddisfazioni che ha avuto. Speriamo porti risultati alla nostra nazionale, ho visto l’impostazione moderna che ha come innovazione e sensibilità rispetto a nuove idee e proposte. Penso possa rinnovare finalmente l’ambiente e fare benissimo".

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