Empoli, lotta a oltranza. Nicola non fa calcoli: "In campo contro la Dea con la nostra identità»

Il tecnico azzurro ci crede: "Dobbiamo essere competitivi sino alla fine"

28 aprile 2024
Nicola non fa calcoli: "In campo contro la Dea con la nostra identità"

Nicola non fa calcoli: "In campo contro la Dea con la nostra identità"

di Ilaria Masini

EMPOLI

Individuare e approfittare dei pochi punti deboli dell’Atalanta per poi pensare a se stessi e ai propri aspetti migliori, per cercare di fare risultato. Ecco la chiave della gara di Bergamo, secondo Davide Nicola che parla della forza degli avversari ma ancor più delle frecce al proprio arco: "Loro hanno grande qualità e fisicità. Sono stabilmente in Europa e hanno la stessa guida tecnica da otto anni, oltre a una rosa molto ampia e temibile. In questi anni hanno segnato 380 gol in cinque stagioni e sono diventati un riferimento per chi ama il calcio. Tuttavia siamo concentrati su noi stessi, vogliamo dimostrare la nostra identità".

L’Atalanta arriva dalla netta vittoria in Coppa Italia contro la Fiorentina, l’Empoli dal successo in campionato con il Napoli ed entrambi hanno il morale alto. "La formazione di Gasperini - continua il tecnico azzurro - ha un’identità chiara da tanto tempo e noi dovremo avere la convinzione giusta nell’opporci alla loro qualità. Capire quando verticalizzare contro una squadra che non si accontenta mai. È un club forte in campo e a livello societario". L’Empoli ha una fase difensiva rodata e stabile soprattutto da quando è arrivato Nicola che ha dato equilibrio e autostima: "Voglio che la mia squadra sia competitiva e, oltre a concentrarci sulla parte arretrata, abbiamo provato ad aumentare l’aggressività per recuperare palla in fretta. A volte ci riesce, a volte un po’ meno ma dipende pure dall’abilità dell’avversaria. Così come insistiamo sullo sviluppo del gioco. La perfezione non arriverà mai, però possiamo crescere".

La corsa alla salvezza è aperta: mancano cinque giornate alla fine della Serie A e il Frosinone venerdì scorso ha mandato un chiaro messaggio, ributtando la palla alle dirette concorrenti: "È impossibile fare calcoli - continua Nicola - e dobbiamo essere competitivi fino alla fine. So che possiamo fare sempre di più. Ci sarà da lottare a oltranza, però sono proprio queste emozioni positive che derivano dalle cose apparentemente difficili che mi spingono a fare l’allenatore. Bisogna fare più punti possibile, ma è impossibile dire contro chi andranno fatti. Niente è scontato e diventa decisiva ogni singola gara. Mi aspetto che i miei calciatori esprimano loro stessi e che escano dal campo sapendo che più di così non si poteva fare. Questo è ciò che mi interessa". Infine un discorso a parte sugli attaccanti, soprattutto alla luce dell’infortunio di Cerri: "Caputo, così come Destro e Shpendi, sta dimostrando che vuole raggiungere qualcosa di importante e storico. Tutti avranno l’opportunità di essere determinanti e cogliere l’occasione che gli viene data. Siamo soddisfatti di quello che stiamo facendo, ma non dobbiamo essere appagati. L’infortunio di Cerri pesa più a lui che a noi, nel senso che il ragazzo stava attraversando un buon momento. Perdiamo una risorsa, ma potremo mettere in campo altri giocatori che hanno voglia di dimostrare la propria utilità".

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