Empoli, pari con il brivido. Gol, pali e sofferenza. Super Pellegri non basta per affondare il Lecce

La rete di Pierotti spegne l’entusiasmo. Nel finale due traverse salvano Vasquez

di SIMONE CIONI -
9 novembre 2024
Gol, pali e sofferenza. Super Pellegri non basta per affondare il Lecce

Stato di forma strepitoso per Pietro Pellegri, 23 anni, ieri alla seconda da titolare con l’Empoli: nel giro di 5 giorni ha messo a segno il suo secondo gol consecutivo

Altra prestazione ‘corposa’ dell’Empoli, che pur soffrendo esce indenne dal Via del Mare di Lecce. Per un’ora gestione impeccabile degli azzurri, che negli ultimi venti minuti subiscono però l’arrembante ritorno dei salentini. Dopo aver sbloccato il risultato la squadra di D’Aversa non è riuscita come spesso gli accade a chiudere la partita, complice anche un pizzico di sfortuna, poi è stata brava a compattarsi e reggere l’urto di un Lecce più dinamico e pimpante. Visto anche il forfait di Anjorin (problema muscolare) D’Aversa opera solo due cambi rispetto all’undici che ha iniziato la sfida col Como quattro giorni fa: il rientrante Goglichidze al posto di De Sciglio nella linea a tre difensiva e l’inserimento di Colombo per Solbakken al fianco di Pellegri. Ed è proprio quest’ultimo a illuminare un primo tempo avaro di emozioni. L’attaccante azzurro, infatti, dopo averci provato poco prima senza grande pericolosità al 33’ castiga Falcone con un destro secco sul primo palo, dopo essersi liberato dalla marcatura un po’ troppo leggera di Rafia e Gaspar. Il Lecce nel primo tempo conclude verso la porta di Vasquez soltanto nel finale con un colpo di testa fuori misura di Gaspar sugli sviluppi di una punizione. Capitan Ismajli e compagni mantengono bene le distanze tra i reparti e sono più reattivi e incisivi nei duelli. La squadra di D’Aversa cerca di recuperare alto il pallone e quando lo fa è pronta a catapultarsi in avanti con diversi uomini, tanto che potrebbe tornare andare sul doppio vantaggio se Gaspar non si immolasse sulla conclusione a botta sicura dell’ex Maleh. Dopo l’intervallo la squadra di Gotti prova ad alzare il ritmo e l’intensità del match e anche Vasquez, fino ad allora inoperoso, entra in partita disinnescando prima un colpo di testa di Krstovic e poi distendendosi bene alla sua destra su una punizione di Sansone. L’Empoli, però, negli spazi può esaltarsi e sfiora ancora il raddoppio con Cacace, la sua rasoiata mancina viene deviata sul palo da Falcone. Dopo questa occasione, però, il Lecce alza i giri del motore e trova il pari con un bell’inserimento di Pierotti sul perfetto cross di Gallo. Il Lecce ci crede e colpisce due traverse con Sansone e Krstovic, ma anche l’Empoli, superata la sfuriata giallorossa, ha due clamorosi contropiedi per portare a casa l’intera posta in palio: prima Colombo e Solbakken si ostacolano davanti a Falcone e poi Gaspar compie un altro miracolo sulla conclusione a botta sicura dello stesso Colombo. Resta un punto ‘pesante’ per il cammino azzurro.

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