Empoli, percorso in crescita. Seba Esposito il trascinatore. La difesa resta una garanzia

Gli azzurri hanno concretizzato meno di quanto prodotto in termini di occasioni. Migliorati i numeri dell’attacco: solo in due delle ultime 9 gare non sono stati fatti gol.

di Redazione Sport
7 gennaio 2025
Lorenzo Colombo e Emmanuel Gyasi festeggiano dopo un gol segnato durante una partita del campionato in corso

Lorenzo Colombo e Emmanuel Gyasi festeggiano dopo un gol segnato durante una partita del campionato in corso

di Simone Cioni EMPOLI Nelle ultime partite l’Empoli ha concretizzato meno di quanto prodotto, in termini di occasioni finalizzate in gol, ma osservando i numeri del girone di andata a livello realizzativo la squadra di D’Aversa è comunque cresciuta nettamente da novembre in poi. Fino ad allora, infatti, gli azzurri avevano segnato solo sette reti in dieci partite, rimanendo a secco nella metà di queste. Dopo le prime dieci giornate solo il Monza aveva fatto peggio con appena quattro gol segnati. Dal 3-0 incassato al Carlo Castellani-Computer Gross Arena contro l’Inter, però, Grassi e compagni hanno alzato la propria efficacia negli ultimi sedici metri avversari. Nelle successive nove partite l’Empoli non ha scosso la rete avversaria solo in due occasioni, il 3-0 subito a San Siro contro il Milan e lo 0-1 casalingo incassato dal Torino. Sono state 11, invece, le reti messe a segno nelle altre 7 partite. Numeri, questi, relativi al campionato a cui vanno aggiunti però anche i 2 gol di Coppa Italia al Franchi di Firenze.

Gran parte del merito è stata dell’esplosione sotto porta di Sebastiano Esposito, sei centri nelle ultime sei partite (non ha segnato solo col Torino) e miglior marcatore da dicembre ad oggi in Serie A con 5 reti. Per altro quasi tutti decisivi, a partire da quello valso il pareggio e quindi i conseguenti calci di rigore (suo per altro quello decisivo per la qualificazione ai quarti) in Coppa Italia a Firenze fino all’1-1 di sabato scorso a Venezia passando per la doppietta che ha indirizzato la sfida di Verona. Soltanto quelli di Bergamo, il rigore del momentaneo 2-2 , e in casa con il Genoa, colpo di testa ad accorciare le distanze, non hanno portato punti. Sarebbe riduttivo, però, attribuire tutto il merito al pur talentuoso 22enne di Castellamare di Stabia, che al primo anno di Serie A sta dimostrando di poter avere un grande futuro davanti. Prima che si infortunasse gravemente al ginocchio, infatti, anche Pellegri stava tenendo un invidiabile continuità con 3 reti consecutive in altrettante partite e lo stesso Colombo, andato a segno due volte in questo ultimo periodo, è stato fondamentale per creare occasioni al pari degli esterni Gyasi e Cacace, autore tra l’altro di due assist ed una rete, o dei centrocampisti di gamba come Anjorin, Henderson e Maleh.

A livello di trasformazione in gol delle occasioni create si può fare meglio, ma la crescita a livello realizzativo della squadra è un dato oggettivo, solo Parma (25), Verona (24) e Como (20) hanno segnato più dell’Empoli (18) tra le squadre che inseguono in classifica gli azzurri, i quali con 22 gol incassati finora sono tra l’altro di gran lunga la difesa meno perforata tra le dirette rivali per la salvezza. Chi ne ha presi meno ha subito 5 gol in più della squadra di D’Aversa.

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