Empoli, tutto in tre partite. Dalla solidità al carattere. Così l’impresa è possibile

Nicola ha dimostrato di saper toccare le corde giuste del gruppo azzurro. Ma per raggiungere il traguardo alla squadra serve più incisività sotto porta.

7 maggio 2024
Dalla solidità al carattere. Così l’impresa è possibile

Dalla solidità al carattere. Così l’impresa è possibile

di Simone Cioni

"Orgoglioso dei miei ragazzi che hanno gestito in modo impeccabile la tensione di un match dal coefficiente emotivo molto elevato. Ci attende ora lo sprint finale e siamo pronti a dare il massimo per raggiungere ciò che vogliamo". Con questo post sul proprio profilo social, subito dopo il pareggio casalingo a reti bianche contro il Frosinone, Davide Nicola ha voluto ribadire il concetto, se mai ce ne fosse bisogno: l’Empoli dovrà lottare per altri 270 minuti per poter scrivere una pagina memorabile della propria storia, ed è pronto a farlo. Con quali armi? Prima di tutto la compattezza del gruppo e la consapevolezza dei propri limiti e dei propri punti di forza. Seppur autori di una prestazione non certo esaltante, anche contro il Frosinone capitan Luperto e compagni hanno dimostrato di saper giocare da squadra in ogni situazione del match. In secondo luogo la voglia di completare un percorso sapendo bene da dove è cominciato lo scorso 21 gennaio: penultimo posto con 13 punti a cinque lunghezze dalla zona salvezza. E terzo, ma non certo per ordine di importanza, la caparbietà e la volontà di un allenatore, che fin dal primo giorno che si è seduto sulla panchina azzurra è stato un ’martello’ con i suoi giocatori.

Insomma, dal punto di vista caratteriale l’Empoli non è certo inferiore alle dirette rivali, ma basterà? Qualche preoccupazione, sotto l’aspetto tecnico-tattico, effettivamente c’è. Al di là di una fase difensiva comunque buona, nelle ultime apparizioni gli azzurri hanno quasi sempre concesso poco anche alle big, ciò che spaventa è la difficoltà palesata domenica scorsa nella produzione di occasioni (ci si può salvare anche senza mai perdere nelle ultime 3 giornate, ma a quel punto gli altri dovranno fare peggio). Quando aveva in mano la partita la squadra è apparsa troppo compassata e priva di idee, con l’unica alternativa di lanciare lungo per le punte, per altro con poca precisione. Un gioco che con Cerri potrebbe anche portare i propri frutti, vista la capacità dell’ariete ex Como di giocare spalle alla porta, ma non con Niang che nelle ultime due partite e mezzo ha mostrato dei limiti in quel ruolo. Con il rischio di aver perso Cerri fino alla fine della stagione, quindi, urge qualche correttivo. Con un centrocampo meno votato ad accorciare e più propenso a giocare palla nei piedi, come quello iniziale col Frosinone, forse servirebbe più peso in avanti, altrimenti rinunciare in mediana a Maleh e Zurkowski, due abili proprio ad aggredire le seconde palle, può diventare controproducente.

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