Empoli, un corazziere nell’attacco azzurro. Alberto Cerri è arrivato al Castellani

Classe 1996, quasi due metri di altezza, in prestito dal Como fino al termine della stagione, poi sarà valutato il diritto di riscatto

20 gennaio 2024

di Niccolò Pistolesi

EMPOLI

Un nipote d’arte mancato. Qualche anno fa in un’intervista dichiarò di aver provato a praticare il ciclismo, ma che non facesse per lui. La bici rischiò di strapparlo dal calcio, d’altronde quando hai Ercole Gualazzini come nonno materno, uno dei pochi ciclisti che rientra nella cerchia di aver raggiunto il prestigioso traguardo di vincere almeno una tappa nei tre grandi Giri (la Vuelta, il Tour de France e il Giro d’Italia), il rischio è più che concreto. Alle pedalate, salite e discese ha preferito però la corsa, il dribbling e i gol. Al panorama di montagne, colline e strade ha preferito calcare il manto erboso dei campi da calcio. Una "sliding doors" non avvenuta che l’ha portato a vestire otto casacche diverse prima di approdare in azzurro.

Dopo Zurkowski e Nicola la dirigenza empolese porta dunque a compimento un altro colpo di mercato. Una testimonianza di quanto la società stia cercando di fare il possibile per arrivare puntuale all’appuntamento con la salvezza. Alberto Cerri arriva in Toscana con un’operazione sulla base di un prestito oneroso fino al termine della stagione, poi sarà valutato il diritto di riscatto dell’attaccante. Il classe 1996 rappresenta a pieno il prototipo di attaccante con quelle caratteristiche che mancavano al reparto offensivo azzurro. Una statura imponente, 194 cm, capacità di reggere palloni e offre una possibilità di optare per un nuovo stile di gioco.

In tre stagioni al Como ha giocato 68 partite realizzando 20 reti e 9 assist, il suo bottino l’ha riempito soprattutto nell’arco delle prime due stagioni. Sono infatti solamente sei quest’anno le presenze di Alberto Cerri con la maglia del Como, cinque in Serie B e una in Coppa Italia per un totale di 245’ giocati e una sola rete segnata, che risale ormai al 26 agosto scorso. Una stagione frammentata soprattutto a causa dell’infortuni che l’hanno tenuto lontano dal rettangolo verde a discapito di una continuità che non è riuscito a riacquisire una volta tornato in forma. All’Empoli ha l’occasione di potersi riscattare.

Arriva con tanti stimoli e con tanta voglia di fare bene, in un’ambiente pronto ad abbracciarlo e con un allenatore che fa della grinta e della capacità emotiva uno dei suoi punti di forza principali. Un binomio quello con Nicola che potrebbe funzionare e far vivere una seconda giovinezza a Cerri. Magari il ciclismo non è mai stato il suo sport. Ma ora come non mai l’aiuto di Cerri sarà fondamentale per provare a scalare una salita ripida e con tanti ostacoli.

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