Empoli, un peccato di precisione. D’Aversa: "Serve più cinismo"

Gli azzurri si proiettano già alla prossima sfida contro l’Atalanta. Fazzini sarà valutato giorno dopo giorno

di SIMONE CIONI
15 dicembre 2024
Empoli, un peccato di precisione. D’Aversa: "Serve più cinismo"

Liberato Cacace si dispera dopo un’occasione fallita (Gasperini/FotoGermogli)

Dal 25 gennaio 1998 al 13 dicembre 2024. Dopo quasi 27 anni esatti è successo di nuovo e sempre nella stessa porta. Allora fu Recoba, poco oltre la linea di centrocampo sotto la Maratona, a pareggiare per i nerazzurri con un sinistro telecomandato a scavalcare Roccati, stavolta dalla parte opposta è stato lo scozzese Adams a regalare il successo al Torino con una micidiale conclusione di destro a beffare Vasquez fuori dai pali (posizione comunque che per lo sviluppo dell’azione, nella metà campo avversaria, ci poteva stare). "Abbiamo subito gol dopo una nostra distrazione, ma il Torino ha giocatori di qualità – ha precisato nel post partita Roberto D’Aversa –. C’è molto rammarico per non aver portato un punto a casa, gli episodi oggi ci hanno condannato". Se il tecnico azzurro aveva indicato questa sfida come la prova del nove per la sua squadra, evidentemente gli azzurri non l’hanno superata ma non è certo una bocciatura su tutta la linea, anzi.

Sul piano della prestazione la squadra ha infatti risposto ancora una volta presente facendo per larghi tratti con personalità la partita come testimoniato dal maggior possesso palla e dai dodici angoli a tre. Al contrario di Verona dove ogni tiro in porta è fruttato un gol, stavolta è però mancata la finalizzazione. "In alcuni frangenti è stato anche bravo Milinkovic-Savic, in altri effettivamente non siamo stati cinici – ha ammesso l’allenatore abruzzese –. Abbiamo provato a fare tante cose anche sui calci piazzati, riportando in campo quello che abbiamo provato in allenamento". Purtroppo quando non si concretizzano le occasioni create è normale poi essere puniti, soprattutto se di fronte si ha una squadra con qualità come il Torino, che ha una rosa costruita per stare a metà classifica a differenza di quella azzurra che sta facendo decisamente più di quello che ci si poteva aspettare. Soprattutto in un momento in cui D’Aversa ha poche frecce al proprio arco per tentare di cambiare l’inerzia di una partita, a causa delle tante assenze, come invece ha dimostrato di poter fare Vanoli, che nella ripresa ha messo dentro gente del calibro di Vlasic e Adams. "Proprio per le difficoltà che stiamo vivendo i ragazzi non meritavano di perdere e il dispiacere è proprio questo – ha confessato D’Aversa –. Nonostante i tanti infortuni, stiamo facendo bene. Adesso dobbiamo cercare di recuperare più giocatori possibili".

Di sicuro per la trasferta di Bergamo di domenica 22 alle 18 contro l’Atalanta, impegno sulla carta proibitivo, tornerà a disposizione Henderson che ha scontato il proprio turno di squalifica e Grassi avrà una settimana in più per alzare la propria condizione dopo il problema alla caviglia, ma non ci sarà De Sciglio, espulso dalla panchina nel finale della gara col Torino per proteste. Da vedere poi la situazione legata a Fazzini che sarà valutata giorno per giorno.

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