Empoli, un punto che vale oro. Lo choc del gol al quinto minuto. Forte reazione degli azzurri. Super Esposito mette tutti in riga
Alla fine della gara, l’undici di D’Aversa avrebbe, forse, meritato di portare a casa il punteggio pieno. Chiudere il girone di andata a quota 20 era un risultato niente affatto scontato a inizio campionato.
Il pareggio portato a casa dal Penzo di Venezia non è certo arrivato al termine di una partita giocata con poco spettacolo, tutt’altro. La prova dell’Empoli è stata matura, come aveva chiesto alla vigilia D’Aversa. Matura per interpretazione della gara, reazione, atteggiamento e gestione di una ripresa, dove inevitabilmente non poteva andare ancora a duecento all’ora. Resta un po’ di rammarico per non aver fatto bottino pieno vista la prestazione, ma data l’emergenza con cui ormai da tempo deve fare i conti, l’Empoli può comunque tornare a casa con il sorriso. Chiudere il girone di andata a 20 punti, infatti, vuol dire essere a metà dell’opera.
Dopo un ottimo approccio alla gara, l’errore ’horror’ di Vasquez che tarda il rinvio di piede finendo per centrare in pieno Pohjanpalo, con la palla che lo scavalca e finisce in rete, avrebbe potuto abbattere un toro. Invece gli azzurri non vengono scalfiti dall’incredibile modalità con cui vanno sotto e continuano a pressare e giocare, con il Venezia che nel primo tempo non ci mette veramente mano, ad eccezione di un altro paio di ripartenze, anche un po’ fortuite, in cui il portiere azzurro si riscatta parzialmente chiudendo prima in uscita su Ellertsson e poi deviando una girata di Pohjanpalo dal limite dell’area.
Meritatissimo quindi poco dopo la mezzora il pareggio di Esposito, preciso tocco di piatto destro a trafiggere l’amico Stankovic (entrambi sono cresciuti nelle giovanili dell’Inter insieme a Oristanio), che conferma il suo stato di grazia. Nell’occasione grande merito va a Colombo, che si destreggia in mezzo a tre avversari e smarca in area il compagno. Tra prima e dopo l’1-1, la squadra di D’Aversa costruisce tre nitide occasioni oltre a due episodi dubbi in area (possibile tocco di mano di Zampano e pestone di Idzes su Colombo), meritando di chiudere il primo tempo in vantaggio, ma trova sulla sua strada uno strepitoso Stankovic. Il portiere di proprietà dell’Inter e figlio di Dejan, uno degli eroi del ‘triplete’ nerazzurro, si supera su Esposito e soprattutto su Maleh, a cui toglie letteralmente da sotto la traversa una conclusione dalla distanza, anche deviata. Sull’unico errore dell’estremo difensore dei lagunari è invece Idzes a ribattere quasi sulla linea di porta il tentativo di Colombo.
Nella ripresa la gara si fa più equilibrata con tanti errori tecnici, ma l’occasione migliore è ancora dell’Empoli con Stankovic nuovamente provvidenziale su Colombo. Con il passare dei minuti la fatica inizia a farsi sentire, con la scelta di non convocare un Fazzini ‘distratto’ dal mercato ad aggravare la situazione numerica degli azzurri, i quali pur perdendo un po’ di campo per una decina di minuti non rischiano però mai niente, se non in una circostanza, quando Pohjanpalo viene ‘murato’ al momento del tiro. Anzi, nel finale sono ancora loro a provarci di più con i neo entrati Sambia e Cacace. I tre punti alla fine non arrivano, però questo è un Empoli in salute e se il mercato verrà in soccorso per rimpolpare la ‘rosa’ non si può che essere fiduciosi per il girone di ritorno.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su