Esposito e Colombo, nuova coppia d’assi. Gli attaccanti azzurri segnano e convincono
Entrambi 22enni, hanno avuto un grande impatto con la nuova realtà, anche per la capacità di sacrificarsi e di giocare con e per la squadra
di Simone Cioni
Esposito più Colombo uguale 5 gol e 2 assist tra coppa e campionato, in pratica insieme hanno contribuito a 7 dei 9 gol segnati finora dall’Empoli. Non c’è che dire, la società ha azzeccato in pieno la sua nuova coppia di attaccanti. Entrambi 22enni, hanno avuto un grande impatto con la nuova realtà, non solo in termini di realizzazione ma anche, e soprattutto, per la capacità di sacrificarsi e di giocare con e per la squadra. Intercambiabili nel ruolo, come hanno dimostrato a Cagliari, ad entrambi non difettano infatti corsa e voglia di lottare, senza perdere le proprie attitudini offensive: alla Unipol Domus, per esempio, Esposito è stato il giocatore dell’Empoli a giocare più palloni e il secondo dietro al solito Henderson per chilometri percorsi. Entrambi, poi, oltre a segnare un gol a testa nel 2-0 finale sono stati quelli a calciare di più verso la porta di Scuffet, tre volte, centrandola in due occasioni.
Tutti e due devono ancora migliorare nella gestione della palla in alcune situazioni e nell’intesa con i compagni e fra di loro, ma se il buongiorno si vede dal mattino quest’anno i tifosi azzurri potranno davvero divertirsi. "Siamo entusiasti di questa vittoria, siamo consapevoli di essere una squadra forte – ha dichiarato proprio Esposito al termine della gara di Cagliari dove ha vinto il suo secondo premio stagionale come miglior giocatore del match –. Fa sempre piacere far gol, l’attaccante vive per questo. Siamo una squadra unita che dà tutto in campo, soprattutto chi entra e aiuta la squadra".
Sebbene nel calcio moderno gli si chieda di partecipare più al gioco e di aiutare la squadra in fase di non possesso, alla fine un attaccante deve fare gol e quello di Esposito è stato il suo secondo centro in A, il primo su azione, dopo il rigore del 3-0 realizzato il 21 dicembre del 2019 con la maglia dell’Inter nel poker rifilato a San Siro al Genoa, per altro nella prima gara da titolare nel massimo campionato. Dopo un magico 2019, in cui prima di esordire in campionato (guarda casa proprio contro il Parma di D’Aversa il 26 ottobre) lo fa non ancora 17enne in Europa League (a marzo nel ko interno dell’Inter con l’Eintracht Francoforte) e poi in Champions (2-0 a San Siro al Borussia Dortmund il 23 ottobre), l’anno successivo Esposito inizia il suo peregrinare in prestito tra Serie B (Spal, Venezia, Bari e Sampdoria) ed estero (Basilea in Svizzera e Anderlecht in Belgio) fino ad approdare questa estate in azzurro.
"Oggi penso solo all’Empoli, poi un domani vedremo – ha proseguito nel dopo gara a Cagliari –. Sono cinque anni che vado in prestito, ho sempre cercato di dare il massimo e in questa stagione l’Empoli ha creduto in me. Mi pare di essere maturato in questi cinque anni, aspettavo l’opportunità di giocare in Serie A". Ad inizio anno Lorenzo Colombo ha apertamente dichiarato che il suo obiettivo personale è quello di raggiungere la doppia cifra (in termini di gol), a cui nelle due precedenti esperienze con Lecce e Monza non si è nemmeno avvicinato: 5 in Salento e 4 l’anno scorso in Brianza. Quest’anno è già a quota 2 in 5 presenze. La strada è ancora lunga, anche perché il centravanti di Vimercate è chiamato a svolgere anche tanto lavoro oscuro. Tuttavia, a parte il grossolano errore di testa all’Olimpico, ha dimostrato che quando il pallone gli arriva in area sa essere letale.
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