Gelain, l’ex braccio destro di Nicola. "Ho visto una grande crescita. Empoli è la piazza ideale per lui»

L’ex difensore era vice dell’allenatore azzurro ai tempi di Livorno: "È stato perfetto nell’adeguarsi e aggiornarsi. La sfida di domenica all’Atalanta? La squadra sta bene fisicamente, sarà importante avere un buon ritmo".

di ILARIA MASINI -
26 aprile 2024
"Ho visto una grande crescita. Empoli è la piazza ideale per lui"

"Ho visto una grande crescita. Empoli è la piazza ideale per lui"

Ezio Gelain, l’Atalanta vista mercoledì in Coppa Italia fa paura?

"È solo una conferma. Non c’era bisogno di quella partita con la Fiorentina per sapere che sono forti. Possono arrivare alla sfida con l’Empoli appagati oppure ancora più carichi. Ci sta di tutto".

Quale può essere il punto debole della Dea?

"Una costante che può far ben sperare gli azzurri è il fatto che quest’anno in casa l’Atalanta ha faticato".

E l’aspetto a cui fare più attenzione?

"Hanno grandi meccanismi di gioco, vedi Liverpool, e Scamacca è in una fase positiva. I gol con la Fiorentina, anche quello annullato, sono stati bellissimi. Ora è un terminale offensivo pericoloso per qualsiasi avversario".

Però anche l’Empoli sta bene.

"La vittoria sul Napoli è un ottimo risultato e la fase difensiva sta funzionando molto bene, da quando è arrivato Davide Nicola che è bravo a far quadrare la squadra. Stabile e sicura. Bravo Luperto e tutti gli altri. In più l’altro aspetto positivo è la condizione fisica ed è un fattore importantissimo per i ritmi che ci saranno domenica a Bergamo".

Lei è stato vice di Nicola a Livorno. In cosa è uguale e in cosa è cambiato?

"È rimasto identico nel modo di parlare ai giocatori. È molto empatico. È cambiato e cresciuto sotto il profilo tattico con una giusta evoluzione in base a come è cambiato il calcio in questi anni. È stato perfetto nell’adeguarsi e aggiornarsi".

Siete sempre in contatto?

"Ci siamo promessi anche di andare a cena, appena sarà possibile. Sono andato a vedere qualche suo allenamento per curiosità e si merita il meglio. Spero che resti la prossima stagione perché è bravissimo, ma non ha mai potuto far vedere lo suo valore dall’inizio. Empoli è la piazza ideale e spero sia la volta giusta. Lo spero sia per lui che per il club che lavora sempre bene e con i giusti valori".

Lei era nell’Empoli della prima storica salvezza. Qual era la vostra forza?

"Sicuramente il gruppo consolidato anche dal doppio salto dalla C alla A. La forza collettiva è importantissima per le imprese e anche ora Nicola ha il merito di saper toccare i tasti giusti con i calciatori".

Quanto peserà l’infortunio di Cerri?

"Perdere un giocatore ora non è certo positivo anche perché dava fisicità in avanti e non è facile rimpiazzarlo, però ci sono altri attaccanti da poter inserire".

Come vede la corsa salvezza?

"Non vanno fatti calcoli e spero che chi è sotto rimanga sotto. Il Sassuolo non mi pare più abituato da anni a lottare in quella zona della classifica e potrebbe trovare difficoltà. Il Frosinone era partito benissimo, ha ricevuto tanti complimenti ma ora dovrà battagliare fino alla fine".

A cosa dovrà fare attenzione l’Empoli?

"Dovrà approfittare dello scontro diretto proprio con il Frosinone, cosa che fino a ora non è riuscito a sfruttare. Ha perso con Lecce e Cagliari, d’altra parte però è stato in grado di fare grandi imprese, come il successo con il Napoli".

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