La prima volta di Nicola e Tudor. Dalla tattica alla scossa emotiva. L’Empoli vuole far male alla Lazio
I due allenatori allo specchio: entrambi si affidano allo stesso modulo con la difesa a tre come caposaldo. Tutti e due da subentrati hanno dato una svolta. Ma ora al tecnico azzurro serve l’ultimo slancio per la salvezza.
Quello di domenica prossima sarà il primo confronto diretto tra Davide Nicola e Igor Tudor, che finora non si sono mai incrociati da allenatori. Due tecnici accomunati da alcune analogie. Prima fra tutte il fatto di essere subentrati in questa stagione. L’allenatore azzurro è infatti stato chiamato lo scorso 15 gennaio per sostituire Aurelio Andreazzoli dopo la sconfitta di Verona nella prima giornata del girone di ritorno, mentre il 46enne croato è subentrato il 18 marzo al dimissionario Sarri, dopo il breve interregno dell’altro ex azzurro Martusciello (vice di Sarri) per il derby di Frosinone, vinto 3-2.
Entrambi, poi, hanno saputo dare una scossa positiva alla squadra riportandola in rotta di navigazione verso quello che era il rispettivo obiettivo stagionale. Preso al penultimo posto con 13 punti e distante 5 lunghezze dalla salvezza, Nicola ha ridato vigore all’Empoli conquistando 19 punti in 15 partite con una media di 1,21 punti a gara, il doppio esatto rispetto a quella prima del suo arrivo (0,65). Un percorso che ha portato la squadra azzurra a essere virtualmente salva, se il campionato finisse oggi (ma la strada è ancora lunga ed erta). In casa Lazio, invece, Tudor ha ereditato una squadra nona in classifica con 43 punti e solo 2 vittorie nelle precedenti 8 giornate a fronte di 5 sconfitte, portandola al settimo posto a soli 4 punti dalla zona Champions. Sotto la sua gestione i biancocelesti hanno collezionato 4 vittorie e un pareggio in 6 incontri, tenendo quindi una media di 2,16 punti a partita, decisamente migliore dell’1,48 fatto registrare prima del suo arrivo. Un altro aspetto che avvicina i due tecnici è quello tattico. Entrambi infatti hanno fin da subito portato le proprie idee, varando un 3-4-2-1 distante da quanto fatto fino ad allora dalle due formazioni. Una difesa a tre che in casa capitolina è stata rispolverata a due stagioni di distanza dalla gestione Simone Inzaghi, mentre per quanto riguarda l’Empoli si è trattato invece di un deciso cambio di rotta rispetto al passato, reso comunque più ‘morbido’ dal fatto che tutti i difensori azzurri lo avevano già interpretato in passato. Al di là del modo di stare in campo poi strada facendo entrambi hanno anche trovato delle certezze, vedi Patric e Casale in difesa e la coppia di qualità Luis Alberto-Felipe Anderson dietro l’unica punta per Tudor e il pacchetto arretrato più Gyasi a destra per Nicola.
Con Tudor la Lazio ha collezionato 3 clean sheet in 6 partite, riuscendo invece in sole due occasioni a segnare più di una rete. Nonostante attaccanti del calibro di Immobile, Pedro e la rivelazione Castellanos, quindi, è proprio in fase di finalizzazione che i biancocelesti continuano ad avere qualche problema. Quella stessa scarsa vena realizzativa che attanaglia anche l’Empoli dall’inizio della stagione: sebbene con Nicola abbiano migliorato i propri numeri (15 reti in altrettanti match) gli azzurri restano il peggior attacco della Serie A con soli 26 gol non avendo segnato in ben 20 delle 35 gare disputate finora, di cui 8 anche sotto la gestione Nicola. Infine, guardando ai precedenti contro Lazio ed Empoli, entrambi sono a caccia della terza vittoria: Nicola ne ha ottenute 2 in 7 partite, ma maturate negli ultimi 4 confronti con i biancocelesti capitolini; Tudor le ha invece centrate in 4 scontri diretti con il club di Corsi.
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