La salvezza? Si può fare. Difficile, ma non impossibile. La rincorsa parte da Como

La storia insegna che ancora non tutto è perduto: c’è un precedente nel 2016-17. Due mesi da vivere in apnea: occhio agli scontri diretti con Cagliari e Venezia.

di SIMONE CIONI
20 marzo 2025
Roberto D’Aversa sa bene che la sfida-salvezza è difficile, ma non impossibile: dovrà ritrovare il miglior Empoli

Roberto D’Aversa sa bene che la sfida-salvezza è difficile, ma non impossibile: dovrà ritrovare il miglior Empoli

di Simone CioniEMPOLIMai sosta fu così preziosa per l’Empoli, con lo staff medico azzurro che in queste due settimane cercherà di recuperare più giocatori possibili così da permettere a Roberto D’Aversa di avere a disposizione più frecce al proprio arco per cercare di portare a termine l’impresa necessaria per conquistare la salvezza. Quella che si pone davanti agli azzurri nelle ultime nove giornate, tante ne mancheranno alla ripresa della Serie A sabato 29 marzo, è una salita particolarmente erta ma non per questo impossibile da scalare. In primo luogo perché la squadra di D’Aversa ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per potersi salvare e poi perché anche la storia racconta che una rimonta è possibile. Da quando la Serie A è tornata a 20 squadre, nella stagione 2004-‘05, sono state cinque infatti le formazioni a festeggiare la permanenza in categoria a fine campionato dopo che alla ventinovesima giornata erano tra le tre ultime classificate con 22 o meno punti. La prima a riuscirci è stata il Sassuolo nel torneo 2013-‘14. A nove partite dalla fine i neroverdi emiliani erano penultimi a quota 21 con 3 lunghezze da recuperare, ma grazie ai 13 punti conquistati nei successivi due mesi risalirono fino al diciassettesimo posto mettendosi alle spalle il Bologna.

Come non ricordare poi la clamorosa rimonta del Crotone di Nicola, che nel 2016-‘17, dopo aver conquistato appena 14 punti nelle prime 29 giornate, ne portò a casa ben 20 nelle restanti 9, passando dal penultimo al quartultimo posto, alle spese proprio dell’Empoli. Una media pazzesca di 2,22 punti a partita, che non fu comunque necessaria per esempio al Cagliari nel campionato 2020-‘21. In quell’occasione, infatti, ai sardi che alla ventinovesima giornata avevano gli stessi 22 punti dell’Empoli oggi con il medesimo distacco dalla salvezza, bastarono 15 punti (1,66 a gara) per rimanere in serie A. Addirittura nella stagione 2021-‘22 e in quella successiva Salernitana e Verona dovettero fare solo 9 punti nelle ultime 9 giornate per salvarsi a quota 31 (per i secondi fu comunque decisivo il successo nello spareggio con lo Spezia). Anche in questi due casi allo stesso punto del campionato di adesso, le due compagini avevano rispettivamente 3 e 4 lunghezze di distacco dalla quartultima classificata.

Una rincorsa, quella azzurra, che dovrà però partire già da Como, per poi concretizzarsi in un mese di aprile che potrebbe essere fondamentale: battere Cagliari e Venezia in casa e trovare magari almeno un punto tra Napoli e Firenze, porterebbe di fatto gli azzurri a più di metà dell’opera (l’importante chiaramente è che i punti arrivano, dove e con chi non fa differenza). Il miglior viatico per affrontare poi le ultime quattro sfide con rinnovate speranze.

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