Le parole del tecnico. D’Aversa chiede subito tre cose ai giocatori: "Sacrificio, dedizione e ragionare da squadra»

L'era D'Aversa all'Empoli inizia con impegno e obiettivi chiari: salvezza e valorizzazione dei giovani. Il tecnico punta sull'unione di intenti e sull'equilibrio per affrontare un campionato duro.

9 luglio 2024
Empoli

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I primi due allenamenti e la presentazione di ieri hanno ufficialmente aperto l’era Roberto D’Aversa, il tecnico individuato per scrivere un nuovo capitolo della storia azzurra. "Prima di tutto ci tengo a ringraziare la famiglia Corsi e il direttore – esordisce – perché non era semplice scegliermi". Il riferimento è all’episodio della testata ad Henry dopo Lecce-Verona dello scorso 10 marzo. "Ho pagato le conseguenze di questo brutto gesto con un esonero e la squalifica, ma più che altro mi scuso ancora per aver dato un’immagine di me che non mi appartiene – insiste l’allenatore azzurro –. Vorrei che adesso si tornasse a parlare di Roberto D’Aversa solo per quello che si fa in campo, e assicuro il mio duecento per cento di impegno per portare al termine l’obiettivo che ci siamo prefissati, la salvezza, valorizzando al tempo stesso i giovani. La mia volontà era quella di voler allenare in serie A".

Subito incalzato su quello che sarà il suo Empoli, il tecnico nato a Stoccarda in Germania ha le idee ben chiare. "Il primo imput è quello di avere due possibilità: il 4-3-3 o il 3-4-3, anche se poi i numeri non sono importanti, ma lo è l’interpretazione che viene data oltre a come si presentano gli avversari. I ragazzi dovranno essere capaci di adeguarsi, ma soprattutto di scendere in campo con una linea propositiva e con la volontà di mettere in difficoltà l’avversario al di là di quale esso sia. Cosa chiedo? Sacrifico, dedizione al lavoro, attaccamento alla maglia e ragionare da squadra. Ognuno di noi deve avere un obiettivo personale, ma alla fine soltanto l’unione d’intenti ci permetterà di arrivare dove vogliamo". Più abbottonato, invece, D’Aversa sulla questione mercato. "Abbiamo le idee molto chiare e il direttore sa ciò di cui c’è bisogno – chiosa –. Personalmente a me piace lavorare con il materiale che mi mette a disposizione la società e non mi spaventa certo farlo con i giovani, anzi oltre a raggiungere gli obiettivi di squadra come tecnico è gratificante vedere magari alcuni giovani con cui hai lavorato poter ambire a grandi club". Infine il tecnico fa una valutazione sul calendario e il campionato che attende l’Empoli.

"Ci è stata data la possibilità di partire in casa e quindi ci auguriamo di poter dare subito una soddisfazione ai nostri tifosi – conclude –. Dovremo essere bravi a partire forte, ma soprattutto ad avere equilibrio perché nell’arco di una stagione le difficoltà ci sono per tutte le squadre. Quindi dovremmo essere bravi a gestire sia le vittorie che i momenti più delicati. Sarà un campionato duro considerando anche le tre neopromosse, tutte con potenzialità economiche superiori alle nostre. Per ciò solo con il lavoro e le idee potremo riuscire a colmare questo gap oltre che con l’entusiasmo, perché ricordiamoci che si tratta pur sempre di uno sport ed è importante venire al campo con il sorriso".

Simone Cioni

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