Le parole dell’allenatore nel post partita. "Mi è piaciuta la lucidità. Ma il percorso è lungo»

Non poteva cominciare in modo migliore l’avventura di Davide Nicola sulla panchina dell’Empoli. Così il tecnico piemontese dopo il netto...

22 gennaio 2024

Non poteva cominciare in modo migliore l’avventura di Davide Nicola sulla panchina dell’Empoli. Così il tecnico piemontese dopo il netto 3-0 al Monza. "Abbiamo affrontato una delle squadre più in forma del momento, al di là dell’ultimo ko con l’Inter – esordisce – e i meriti di questo risultato sono tutti dei giocatori, mi è piaciuta la lucidità con cui non abbiamo concesso neanche un gol, ma non abbiamo solo limitato i nostri avversari, siamo anche ripartiti tante volte. C’è da migliorare la gestione della palla sul recupero, ma avrebbe poco senso dirlo ora ai ragazzi. Vincere crea entusiasmo e quando lo fai così un allenatore è sempre contento perché sa che può arrivare con meno parole". Al di là della grande prova di gruppo, però, è d’obbligo una considerazione sulla strepitosa tripletta di Zurkowski, già capocannoniere azzurro con nemmeno 180 minuti all’attivo. "C’è consapevolezza che una squadra può far esaltare il singolo, e quest’oggi è successo in fase di finalizzazione con Zurkowski – spiega Nicola –, ma è stato supportato dai compagni. Non era facile interpretare il nuovo modo di stare in campo, ma i ragazzi lo hanno fatto bene anche se non è una variazione definitiva perché poi dipenderà molto dall’avversario di turno. Partire con il piede giusto era importante".

L’allenatore azzurro si sofferma poi sull’esordio di Cerri e su alcuni aspetti da migliorare. "Il suo entusiasmo ha contagiato tutti, abbiamo bisogno di un attaccante che ci possa dare la possibilità di saltare la pressione avversaria. Mi piace però sottolineare l’ottimo ingresso di chi è subentrato, perché lo ha fatto con le idee chiare di ciò che doveva fare e senza timore. Ancora non c’è una gestione di palla pulita, ma è normale che i ragazzi in questo momento ricerchino cose semplici e efficaci. Anche il livello di aggressività non è ancora quello che ci aspettiamo". Infine Nicola chiude sull’importanza delle palle inattive. "È una risorsa fondamentale, abbiamo cambiato qualcosa e mi è piaciuta molto l’interpretazione di quelle a sfavore. Stiamo aspettando di recuperare tutti perché ci sono gli effettivi per produrre gioco – conclude –, d’altro canto in Serie A non ci si può salvare solo limitando gli avversari".

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