L’Empoli cerca conferme. A Bologna un test chiave: "Non temo cali di tensione. L’obiettivo è crescere»

Andreazzoli lancia la sfida a Thiago Motta: "Hanno delle ottime accelerazioni"

1 ottobre 2023
A Bologna un test chiave: "Non temo cali di tensione. L’obiettivo è crescere"

A Bologna un test chiave: "Non temo cali di tensione. L’obiettivo è crescere"

di Simone Cioni

EMPOLI

Altra partita all’ora di pranzo, per l’Empoli, che dopo la sfida casalinga contro l’Inter, di domenica scorsa, a distanza di 7 giorni esatti torna a giocare alle 12.30. Stavolta lo farà al Dall’Ara di Bologna contro una formazione, quella di Thiago Motta, che ha 4 punti in più in classifica e viene da 3 pareggi a reti bianche consecutivi. Tra le buone notizie i recuperi di Ismajli e Caputo, entrambi convocati anche se difficilmente saranno schierati dal primo minuto, mentre restano a casa Caprile, Pezzella, Maldini e Bereszynski, il quale però potrebbe tornare a disposizione già venerdì prossimo contro l’Udinese. L’undici di partenza sarà deciso però all’ultimo momento, come spiega lo stesso Andreazzoli: "Abbiamo qualche cosa da verificare, ci sono delle scorie che ci trasciniamo dietro dalle ultime due gare ravvicinate. Poi decideremo anche in base ai minuti giocati e al brutto vizio che ho (sorride) di alternare i giocatori". Ecco quindi che non ci sarebbe da stupirsi se fosse concesso un po’ di riposo a Maleh, unico insieme a Berisha e Luperto ad aver giocato tutti gli ultimi 180 minuti. Al di là di chi scenderà in campo, comunque, il tecnico di Massa si aspetta altre risposte importanti, un ulteriore passo in avanti rispetto agli ottimi segnali mostrati contro Inter e Salernitana. "I punti da perfezionare sono tanti, ma senza dubbio un aspetto dove bisogna migliorare è la fase realizzativa – sottolinea Anreazzoli –, però la produttività della squadra mi lascia ben sperare e noi dobbiamo andare in quella direzione, poi sono convinto che i gol verranno. D’altra parte la squadra ha un bel margine di miglioramento e dipende sia da loro che da me: loro infatti sono gli interpreti principali e voglio che siano liberi di interpretare, interpretare però un canovaccio che gli do io perché si devono attenere a quello che è il mio pensiero".

Di sicuro l’entusiasmo non manca dopo il successo rigenerante di mercoledì scorso. "Dopo la partita abbiamo sentito i ragazzi nello spogliatoio cantare a squarcia gola Battisti – racconta Nonno Aurelio – questo per dire che vincere convincendosi è una strada importante e non credo che ci siano pericoli di abbassamento di tensione perché noi abbiamo un unico obiettivo, quello di fare dei passi avanti". Di fronte l’Empoli si troverà comunque una squadra solida e che ama tenere la palla anche se, al pari degli azzurri, non segna molto. "Lo si è visto anche nella gara di Monza, che hanno un buon possesso palla, all’interno del quale poi hanno delle ottime accelerazioni. Noi cercheremo di trarre vantaggio da qualcosa, ma bisognerà vedere se ce lo concedono. Dal punto di vista della tenuta difensiva abbiamo affrontato anche l’Inter, che penso non sia meno solida e qualche preoccupazione l’abbiamo data anche a loro, poi siamo cresciuti e contro la Salernitana abbiamo fatto un indice di pericolosità molto alto. Ci confronteremo e vedremo se il lavoro fatto in questa settimana ci ha portato qualcosa in più. La reazione della squadra? Me l’aspettavo, ma sono stati anche più bravi di quello che mi aspettavo come ricerca delle richieste, che sono state anche molte. Sono stati bravi a esaudirne diverse".

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