L’Empoli chiude l’anno con un ko. Errori giganteschi e rimpianti. Il Genoa ringrazia, poi punisce. È la terza sconfitta consecutiva
Una leggerezza spiana la strada al vantaggio di Badelj, poi Esposito fallisce un calcio di rigore. Poco dopo Colombo cestina un’altra occasione ed Ekuban raddoppia. Il gol dell’1-2 è solo un’illusione. .
Il 2024 dell’Empoli si chiude con la terza sconfitta consecutiva, pesante perché arrivata in uno scontro diretto, per altro il primo perso finora, ma che non deve far alzare alcun campanello d’allarme. Almeno per il momento. Dal punto di vista della prestazione, infatti, gli azzurri non hanno affatto demeritato e pure la classifica, sebbene il vantaggio sulle inseguitrici si assottigli, resta tutto sommato tranquilla. Fatali gli episodi, in cui sono stati commessi alcuni gravi errori. In questo momento, forse il primo vero di difficoltà dal punto di vista dei risultati, è importante che la squadra di D’Aversa mantenga equilibrio nella gestione di questi risultati perché anche in questa circostanza ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per poter lottare fino alla fine per la salvezza.
Dall’inizio parte lo stesso undici che aveva così tanto ben impressionato a Bergamo contro la capolista Atalanta, a eccezione delle posizioni di Pezzella e Cacace, con il primo arretrato nel terzetto difensivo e con l’esterno neozelandese a tutta fascia. Una scelta che paga, ma è tutta la squadra che è ben messa in campo e si muove con intelligenza. Capitan Grassi detta i tempi, Anjorin ci mette fisicità e tecnica, Gyasi staziona sovente nella metà campo avversaria e davanti Esposito e Colombo si muovono bene. Nel primo tempo l’Empoli ha gestito bene la partita rischiando pochissimo, ma arrivando allo stesso tempo alla conclusione solo dalla distanza: prima Anjorin scalda i guantoni di Leali e poi Cacace colpisce il palo dopo la deviazione determinante di Leali.
Gli azzurri fanno bene la fase di riaggressione una volta persa palla e coprono bene la profondità stoppando in partenza gli eventuali contropiedi genoani. Nulla, insomma, farebbe presagire a quanto succede al rientro dagli spogliatoi quando sugli sviluppi di una rimessa laterale a favore l’Empoli si fa gol da solo: Vasquez sbaglia l’appoggio di piede per Goglichidze, che a sua volta poi sbaglia il controllo in piena area che favorisce il destro vincente di Badelj, invece di calciare via la palla. Rabbiosa la reazione degli azzurri, che arrivano alla conclusione con Colombo e si procurano un rigore con Esposito, il quale stavolta si fa però ipnotizzare da Leali commettendo il primo errore dal dischetto della sua carriera. Il portiere rossoblu devia sul palo. È il momento chiave del match perché trovare subito il pari avrebbe sicuramente cambiato l’inerzia della partita.
L’Empoli continua a giocare, ma non la butta dentro: colossale l’errore da due passi di Colombo dopo la sponda aerea di Gyasi. Così in contropiede i due neoentrati Miretti ed Ekuban confezionano il raddoppio per la squadra di Vieira. Un colpo di testa di Esposito su cross di Anjorin riapre la partita, ma nel finale il cuore dell’Empoli e la verve di Fazzini non bastano. Resettare e tornare subito in campo domani, alla ripresa degli allenamenti, per preparare al meglio il doppio scontro diretto di inizio 2025 con Venezia e Lecce. Due gare da cui sarà importante trarre il massimo.
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