L’Empoli non vuol fermarsi. Nicola si aspetta progressi: "Ci metteranno alla prova»

Il tecnico azzurro sulla sfida al team di Vincenzo Italiano: "Loro hanno qualità. Noi dobbiamo essere abili a interpretare bene entrambe le fasi di gioco".

18 febbraio 2024
Nicola si aspetta progressi: "Ci metteranno alla prova"

Nicola si aspetta progressi: "Ci metteranno alla prova"

di Simone Cioni

È il giorno del derby. E forse non poteva arrivare in un momento migliore per un Empoli rigenerato dalla cura Nicola. Una gara diversa dalle altre, ma non per Nicola. "So che è una partita particolarmente sentita da un punto di vista emotivo – esordisce il tecnico –, però io sono concentrato su quello che è il nostro percorso e per me le partite sono tutte sentite e vorrei che fosse così anche per il nostro pubblico, per i nostri giocatori e per il nostro ambiente perché solo così secondo me si può progredire". Quella odierna (fischio d’inizio alle 15 al Castellani-Computer Gross Arena) è una sfida importante anche per cominciare a dare davvero un primo giudizio al lavoro svolto dall’arrivo di Nicola in panchina. "Sarà la quinta partita sotto la mia gestione e per tanto utile ad una valutazione oggettiva di ciò che abbiamo cambiato e dei dati ottenuti – ammette l’allenatore – perché abbiamo trattato ogni singolo allenamento ed ogni partita come una possibilità di crescita ed ogni settimana abbiamo messo dentro qualcosa di nuovo. È chiaro che incontriamo un avversario che ci metterà nella condizione di essere molto abili nell’interpretare le due fasi cercando anche di cambiare modo di difenderci e di attaccare, abbiamo lavorato molto su questo aspetto. A fine campionato penso che i miei giocatori un po’ mi odieranno, ma sono un martello su quelle cose che possono controllare: comportamento, aspetto emotivo, controllo delle emozioni, compiti in campo, variazione e possibilità di inserire cose nuove. Solo con attenzione e perseveranza si possono poi ottenere risultati nel lungo periodo".

"La Fiorentina ha tante qualità, la capacità di utilizzare gli attacchi laterali con costanza e qualità, è una squadra capace di saper ripartire se gli lasci campo, ha un ottimo palleggio ed attua un gioco posizionale importante – conclude –. Da parte nostra dobbiamo fare un altro step, soprattutto nella costruzione e nella gestione del pallone, sia con squadre che si difendono basse che con quelle che applicano un pressing alto. Oltre a curare di più e meglio i calci piazzati, che possono essere una risorsa importante, specialmente in alcune partite, ma anche gli smarcamenti condivisi e la velocità del palleggio. Fazzini ha giocato pochi minuti? Per me è un titolare sotto tutti i punti di vista, è un giocatore del quale mi fido ciecamente, ha una carriera davanti straordinaria perché ha una mentalità non comune tra i giovani, ha qualità importanti. Per me sono veramente tutti titolari e sono sicuro che ci sarà spazio per tutti".

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