L’Empoli ritrova il sorriso. Decide il guizzo di Baldanzi. La Salernitana va al tappeto

Gli azzurri interrompono il lungo digiuno di gol e trovano i primi tre punti: la cura Andreazzoli funziona. Sprecate tante occasioni per il raddoppio, ma alla fine va bene così. Abbandonato l’ultimo posto in classifica. .

28 settembre 2023

di Simone Cioni

Non poteva essere che lui, Tommaso Baldanzi, a interrompere il digiuno azzurrol Un tocco di rapina sotto misura su assist di Cancellieri, al termine di una prima mezzora importante dell’Empoli. Se come recita una citazione della regina del giallo Agatha Christie "due indizi sono una coincidenza ma tre indizi fanno una prova", non si può ancora certificare che l’Empoli sia guarito, ma sicuramente ha imboccato la strada giusta. Dopo la reazione contro l’Inter, in termini di prestazione, infatti contro la Salernitana sono finalmente stati cancellati anche quegli ’scomodi’ zero nelle caselle dei punti e dei gol fatti. Quello contro i campani era uno scontro da non fallire. D’altra parte alla vigilia Andreazzoli aveva indicato questa sfida come "una partita diversa, molto più pressante". Pressione che Luperto e compagni non hanno però avvertito dominando in lungo e in largo un primo tempo, in cui l’unico pericolo è stato un gol annullato (giustamente) per fuorigioco a Cabral. Troppo sprecone però l’Empoli, si contano almeno sei nitide palle gol, tornato negli spogliatoi avanti di una sola rete. Un vero e proprio delitto per quanto espresso dal campo. La Salernitana, diciamoci la verità, è apparsa in grande difficoltà ma l’Empoli ha coperto bene il campo, aggredito alto ed è ripartito bene negli spazi con un Baldanzi sempre nel vivo del gioco (pur partendo da sinistra) e un Cancellieri finalmente più attivo oltre a due mezzali preziose in entrambe le fasi di gioco (stavolta Andreazzoli sceglie Fazzini per Marin e conferma Maleh con Grassi in cabina di regia). Le due sostituzioni forzate dopo poco più di un quarto d’ora dall’inizio per gli infortuni dei due esterni difensivi Pezzella e Bereszynski, hanno obbligato Andreazzoli a giocarsi gli altri cambi in un unico slot, sfruttato a 20 minuti dalla fine per inserire Gyasi, Cambiaghi e Marin. Dall’altra parte, invece, Paulo Sousa aveva cambiato già 3 interpreti dopo l’intervallo e la Salernitana sembrava poterne beneficiare. Invece, la reazione ospite è durata una manciata di minuti, poi si è tornati allo spartito iniziale, ossia un Empoli in grado di arrivare più volte dalle parti di Ochoa, ma incapace di chiudere la partita (altre 23 chances clamorose). Ecco allora che nel finale c’è spazio anche per un brivido quando Cabral si libera bene al limite dell’area e centra il palo alla sinsitra di Berisha. Poco dopo ancora Berisha sventa un altro destro di Cabral, poi è solo festa azzurra. Ora manca solo il ’terzo indizio’, da ricercare domenica alle 12.30 al Dall’Ara di Bologna.

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